I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) hanno segnalato un’epidemia di salmonella negli Stati Uniti, collegata a uova contaminate. Il focolaio ha causato decine di casi di intossicazione alimentare in sette stati dell’Ovest e del Midwest.
La August Egg Company, un’azienda statunitense che si occupa della produzione, confezionamento e distribuzione di uova, comprese quelle biologiche, ha ritirato dal mercato circa 1,7 milioni di uova, mentre il CDC ha confermato almeno 79 casi di infezione da un ceppo di salmonella legato alle uova, con 21 persone ricoverate.
L’azienda ha dichiarato di essere impegnata in un’indagine interna per rafforzare i controlli di sicurezza alimentare:
“Ci impegniamo ad affrontare pienamente la questione e ad attuare tutte le azioni correttive necessarie per garantire che ciò non accada di nuovo”.
Il richiamo riguarda uova vendute in Arizona, California, Illinois, Indiana, Nebraska, New Mexico, Nevada, Washington e Wyoming. I prodotti coinvolti erano commercializzati con marchi come Clover, First Street, Nulaid, O Organics, Marketside, Raleys, Simple Truth, Sun Harvest e Sunnyside. I lotti interessati riportano i codici P-6562 o CA5330.
I sintomi dell’avvelenamento da salmonella includono diarrea, febbre, vomito, disidratazione e crampi addominali. In genere si guarisce entro una settimana, ma l’infezione può risultare grave in bambini piccoli, anziani e persone con sistema immunitario indebolito.
Il CDC raccomanda di eliminare le uova richiamate o restituirle al punto vendita, e di disinfettare tutte le superfici che potrebbero essere state contaminate.