La NASA ha annunciato che il prossimo lancio della navetta Starliner, sviluppata da Boeing, non avverrà prima del 2026. La notizia arriva esattamente a un anno dal complicato aggancio con la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), che ha costretto gli astronauti Sunita Williams e Butch Wilmore a una permanenza forzata di nove mesi nello spazio, contro la settimana prevista. I due sono infine tornati sulla Terra grazie a una navetta di SpaceX, diretta concorrente della Boeing nel programma spaziale americano.
Il nuovo rinvio complica il futuro dei programmi spaziali della NASA, proprio mentre, sul fronte politico, si intensifica la tensione tra Elon Musk e Donald Trump. Musk ha infatti minacciato di ritirare le navette Crew Dragon dal programma di trasporto astronauti della NASA nell’ambito del programma Commercial Crew, una mossa che avrebbe un impatto enorme: l’agenzia spaziale americana si è finora appoggiata quasi esclusivamente a SpaceX per i voli verso la ISS.
Nonostante i test e le continue modifiche, la Starliner – finanziata dalla NASA con oltre 2 miliardi di dollari per offrire un’alternativa commerciale alle Dragon – non è ancora pronta per svolgere il suo compito. Il veicolo ha affrontato una lunga serie di problemi tecnici che continuano a rallentarne l’operatività.
Il tutto avviene in un momento particolarmente critico per la NASA, minacciata da possibili tagli al budget federale. Se SpaceX dovesse davvero tirarsi indietro, l’agenzia rischierebbe di trovarsi senza un veicolo operativo per il trasporto degli astronauti americani nello spazio.