Sabato 7 giugno Miguel Uribe Turbay – trentanovenne candidato alle elezioni presidenziali della Colombia e attualmente senatore – è stato ferito da quattro colpi di arma da fuoco nel quartiere di Modelia, a Bogotà, e si trova adesso in gravi condizioni. Stava svolgendo da un palco un comizio elettorale. Il partito a cui appartiene è il conservatore Centro Democratico, fazione di opposizione alla attuale presidenza di Gustavo Petro, primo presidente di sinistra della storia del Paese.
Al momento in cui si scrive, non si conosce il movente. L’attentatore, un giovane di soli 15 anni, è stato arrestato poco dopo ed è stato trasferito alla Clínica Colombia per ricevere le medicazioni necessarie dopo essere stato colpito a una gamba da un proiettile della polizia. La pistola utilizzata per l’attentato è una Glock acquistata in Arizona nell’agosto 2020 e non è noto come sia arrivata nelle mani del giovane, che non è ancora stato interrogato. La sua identità è mantenuta segreta.
Secondo le ultime notizie, le autorità colombiane starebbero lavorando su tre ipotesi e “nessuna di esse può essere confermata o smentita”, ha detto il ministro della Difesa Pedro Sánchez Suárez. Il ministro ha aggiunto che si distinguono tre possibilità: “se l’attentato è stato fatto perché si trattava di Miguel Uribe Turbay o perché era un politico, e per tutto ciò che gira intorno al suo partito politico, o per destabilizzare il governo nazionale, attraverso attacchi ad alcuni membri che la pensano diversamente da questo governo”. Sostanzialmente gli investigatori brancolano nel buio. L’opinione del presidente Petro è che si tratti di un’azione contro la sua amministrazione.
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— Pedro Arnulfo Sanchez S. Orgullosamente Colombiano (@PedroSanchezCol) June 9, 2025
Uribe è figlio di una famiglia molto nota in Colombia. Sua madre fu una giornalista rapita nel 1990 da sicari del narcotrafficante Pablo Escobar e poi assassinata in un tentativo di salvataggio; è inoltre nipote di Julio César Turbay Ayala, presidente dal 1978 al 1982. Il senatore si è formato con un master in Amministrazione Pubblica ad Harvard ed è divenuto consigliere comunale di Bogotà a soli 25 anni.
La Colombia vive attualmente un forte scontro politico fra maggioranza e opposizione legato alla bocciatura del Senato di un referendum per una riforma del lavoro voluta da Petro. Il presidente ha dichiarato brogli e chiesto una mobilitazione popolare, per poi indire per decreto il referendum. Uribe è stato uno dei più forti oppositori al progetto di riforma e di consultazione popolare, in questo senso una delle piste è un attentato di matrice politica. L’altra possibilità è che l’attentato provenga da fazioni di narcotrafficanti o bande guerrigliere ancora attive, contro le quali Uribe promette una forte repressione in caso di elezione alle presidenziali del 2026.
Marco Rubio, Segretario di Stato americano, ha già incolpato Petro: “Questo è il risultato della violenta retorica di sinistra emanata dal governo colombiano. La Colombia non può tornare ai giorni bui della violenza politica. Il presidente Petro deve abbandonare la sua retorica incendiaria e proteggere i colombiani”.
Operato d’urgenza al cervello e alla coscia sinistra per i colpi ricevuti, Uribe si trova in condizioni di “massima gravità”, come affermato nell’ultimo bollettino medico sulle sue condizioni.