In un gesto che unisce fede, tecnologia e dichiarata posizione morale, Papa Leone XIV farà sentire la sua voce sabato 14 giugno da uno dei palcoscenici più inaspettati: uno stadio di baseball a Chicago.
La sua apparizione virtuale, prevista durante l’evento religioso al Rate Field, ha registrato il tutto esaurito in poche ore, superando ogni aspettativa e catalizzando l’attenzione proprio mentre, a Washington D.C., si terrà la parata militare fortemente voluta da Donald Trump per celebrare il 250° anniversario dell’esercito americano.
La coincidenza di date non è sfuggita agli osservatori politici e mediatici. Il raduno canonico “Chicago Celebrates Pope Leo XIV” si svolge infatti proprio nel giorno del compleanno del presidente, in una sorta di “controprogrammazione” che molti commentatori hanno definito simbolica.
Il messaggio del Santo Padre trasmesso da Roma ha già richiamato una folla imponente. Solo nei primi 15 minuti dalla messa in vendita dei biglietti, dal costo di 5 dollari, ne sono stati richiesti oltre 9.000. Entro fine giornata, si era superata quota 20.000.
Tuttavia non si tratta semplicemente di cifre, ma del valore simbolico che queste rappresentano. Durante il suo primo discorso ufficiale ai diplomatici, il Papa aveva sottolineato l’urgenza di rispettare la dignità dei migranti, richiamando con forza i valori di accoglienza e giustizia sociale. Una linea che lo pone apertamente in contrasto con quanto portato avanti dall’amministrazione Trump in materia immigratoria.
Il confronto si carica quindi anche di forti valenze simboliche. Mentre a Washington sfileranno mezzi militari e uomini in divisa, a Chicago migliaia si raduneranno per ascoltare parole di speranza e inclusione.
L’imponente cerimonia promossa dal leader del GOP, che vedrà l’intervento di 28 carri armati Abrams, oltre 100 veicoli corazzati e 6.700 soldati, cavalli, muli e persino un cane, ha suscitato non poche critiche. Molti la considerano eccessiva, persino grottesca, con paragoni a cerimonie in stile nordcoreano. Non mancheranno anche i disagi legati alla chiusura dell’aeroporto Reagan che avrà ripercussioni su oltre cento voli e conseguentemente su migliaia di passeggeri.
Alcuni analisti televisivi hanno sottolineato come entrambi gli eventi, per la maggior parte degli americani, saranno esperienze mediate dallo schermo, rendendoli due “programmi concorrenti” sul palinsesto nazionale.