Stando alle ultime indiscrezioni in arrivo dalla Casa Bianca, il presidente Trump sarebbe intenzionato a rinviare per la terza volta in pochi mesi il ban di TikTok, in modo da preservare il futuro del popolare social network nel Paese.
A gennaio, l’applicazione è rimasta inattiva per 12 ore negli Stati Uniti, poiché ByteDance, la società madre del social, con sede in Cina, non ha ceduto le attività statunitensi dell’app, come previsto dalla legge.
Dal suo insediamento, il 20 gennaio, Trump ha quindi emesso due ordini esecutivi per prorogare la scadenza del divieto, nella speranza di raggiungere un accordo con l’azienda. Ad oggi, però, i vari tentativi sono caduti nel vuoto, per molti addetti ai lavori anche a causa dell’approvazione dei dazi contro Pechino, e la prossima scadenza, prevista per il 19 giugno, si avvicina sempre più velocemente.
Lo stesso presidente statunitense, durante un’intervista alla NBC dello scorso maggio, ha affermato che avrebbe rinviato il ban per la terza volta qualora le parti non avrebbero trovato un’intesa.
Trump ha inoltre spiegato di avere un “punto debole” per TikTok, che a suo dire lo ha aiutato a ottenere molti voti durante le elezioni presidenziali del 2024: “Sarà protetto. Sarà protetto in modo molto forte. Se avesse bisogno di una proroga, sarei disposto a concedergliela”.
In base alla legislazione federale che ha introdotto il divieto di TikTok, il presidente può estendere di 90 giorni la scadenza per la vendita. Ma Trump non ha intrapreso questa strada né a gennaio né ad aprile, firmando invece ordini esecutivi che hanno posticipato il divieto di 75 giorni.
Tuttavia, le continue proroghe del presidente, secondo gli addetti ai lavori, potrebbero portare il Congresso ad approvare una legge che stabilisca con esattezza la data in cui l’app non sarà più disponibile negli USA.
Lo scorso anno, il governo statunitense, al tempo capitanato da Joe Biden, ha affermato che la proprietà di TikTok da parte della società cinese ByteDance rappresenta un rischio per la sicurezza nazionale. I funzionari americani temono lo stretto legame tra l’azienda e Pechino, che potrebbe servirsi del social per mettere le mani sui dati personali di milioni di residenti.
Per questo motivo, ad aprile 2024 un’ampia maggioranza bipartisan al Congresso ha approvato una legge che obbligherebbe ByteDance a cedere l’app. In caso contrario, TikTok verrà bandito dagli store online statunitensi.
Alcuni giudici americani, negli ultimi mesi, hanno proposto misure meno drastiche per proteggere i cittadini, come pubblicare avvisi sull’app per ricordare agli utenti che i loro dati potrebbero essere condivisi e utilizzati dalla Cina comunista, o vietare a TikTok di raccogliere informazioni personali sugli americani.
Negli USA il social viene utilizzato da oltre 170 milioni di iscritti.