Con l’inasprimento delle politiche migratorie negli Stati Uniti, i viaggiatori che arrivano dall’estero andranno incontro ad una serie di controlli sempre più minuziosi da parte delle autorità locali.
In base al recente ordine esecutivo di Trump sui “controlli rafforzati”, ai turisti viene ricordato che gli agenti di frontiera possono addirittura ispezionare i cellulari e computer portatili.
Ad alcuni visitatori stranieri è stato negato l’ingresso nel Paese o sono stati trattenuti a causa dei loro contenuti digitali.
I nuovi controlli includono la revisione dei messaggi di testo, delle attività sui social media, delle foto, delle e-mail e persino della cronologia del browser.
A marzo, a uno scienziato francese, il cui nome è rimasto anonimo, è stato negato l’ingresso nel Paese dopo che gli ufficiali dell’immigrazione dell’aeroporto hanno perquisito il suo telefono, trovandovi messaggi critici nei confronti dell’amministrazione Trump.
Il mese scorso, lo streamer turco-americano Hasan Piker ha affermato di essere stato fermato e interrogato per due ore dagli agenti della dogana e della protezione delle frontiere all’aeroporto O’Hare di Chicago dopo essere tornato dalla Francia.
Come affermato dagli addetti ai lavori, molte delle persone fermate alla frontiera per “motivi di sicurezza nazionale”, avevano parlato sui loro social dell’amministrazione Trump e della guerra a Gaza.
Gli esperti addirittura consigliano ai viaggiatori di lasciare a casa i loro dispositivi tecnologici, e di farseli spedire in un secondo momento da familiari o amici.
Il Quarto Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti protegge le persone da fermi e perquisizioni casuali e arbitrarie. Tuttavia, secondo l’American Civil Liberties Union (ACLU), il governo federale rivendica il potere di effettuare determinati tipi di fermi senza mandato, entro 100 miglia dal confine statunitense.
A causa dell’aumento delle segnalazioni di viaggiatori interrogati, respinti o trattenuti negli aeroporti americani, molte persone, oggi, stanno valutando molto più attentamente se partire o meno per gli States.
Ciò, naturalmente, potrebbe comportare enormi ripercussioni per il turismo e l’economia statunitense. Secondo molti addetti ai lavori, infatti, fino a quando Trump guiderà il Paese, milioni di viaggiatori sceglieranno altre mete per le loro vacanze, onde evitare controlli così restrittivi.
Secondo un recente studio del World Travel and Tourism Council, quest’anno gli Stati Uniti perderanno circa 12,5 miliardi di dollari provenienti dai viaggi internazionali, in gran parte a causa delle preoccupazioni relative all’aumento della sicurezza.