Laurea in inglese Made in Italy. Sempre più università italiane offrono interi percorsi accademici in English, in aggiunta ai già consolidati programmi di mobilità internazionale. Lauree triennali, a ciclo unico, magistrali biennali, ossia le specialistiche. Spesso sono anche in formato “doppia laurea” con università partner estere. O persino Multiple Degree, con tre atenei per preparare i giovani a un mondo global, attirando anche nel Bel Paese studenti internazionali e, perché no, statunitensi.

“Sono 283 gli studenti americani presenti oggi in ateneo”, ha dichiarato a La Voce di New York Raffaella Campaner, prorettrice per le Relazioni Internazionali presso l’Alma Mater di Bologna, la più antica università dell’Occidente, fondata nel 1088. Sono in inglese 77 lauree magistrali, 12 lauree brevi, tre a ciclo unico.
“Se prima giungevano dagli Stati Uniti per studiare materie umanistiche – ha osservato la prorettrice -, ora gli studenti frequentano corsi in European Studies, Business and Economy, ma anche statistica, fisica, medicina. Inoltre, alcuni atenei statunitensi, nostri partner, hanno aperto da decenni qui a Bologna dei centri”. Come quello della University of California Education Abroad Program. “Questi centri locali coccolano gli studenti USA in arrivo da noi, seguendoli dal punto di vista amministrativo e didattico, orientandoli nella scelta dei corsi universitari. Il bello è che, spesso, i giovani giunti qui per un semestre poi si iscrivono alle nostre magistrali”.
Al Politecnico di Torino, la più antica scuola di ingegneria in Italia, sono invece 27 le magistrali e sei le triennali in inglese. Ma quali corsi possono attrarre uno studente statunitense? “Senza dubbio il settore dell’ingegneria meccanica – ha spiegato a La Voce di New York Fulvio Corno, vicerettore alla Formazione presso l’ateneo torinese -, la laurea triennale in Automotive Engineering, che deriva dalla nostra storica collaborazione con la Fiat. E poi la laurea magistrale in Quantum Engineering. Proprio in questi giorni abbiamo acceso il primo computer quantistico In Italia. Sono solo 5 in Europa”.

“L’Università degli Studi di Milano da sempre ha una tradizione di eccellenza nelle Life Sciences”, ha dichiarato a La Voce di New York Paola Catenaccio, prorettrice alla Internazionalizzazione presso la Statale. L’ateneo offre in inglese 30 lauree magistrali, di cui molte dedicate alla sostenibilità e alle innovazioni, quattro triennali e una a ciclo unico. “Lo studente USA, che sceglie un grande ateneo come il nostro, si rende subito conto che venire a Milano significa, di fatto, studiare in Europa. Con i nostri 1.500 accordi internazionali, programmi attivi, come l’Erasmus Mundus Join Master Degree, e altri progetti in partenza, garantiamo quella dimensione global fortemente voluta dall’attuale governance dell’ateneo”.
Qualche esempio. “In taluni corsi di laurea specialistica – ha spiegato la prorettrice -, il primo semestre si può svolgere in una università europea, il secondo presso un’altra, il terzo in un altro ateneo ancora. Per il quarto semestre, tipicamente al secondo anno, si rientra nella sede iniziale dove si vuole svolgere la tesi. La laurea triennale in Ancient Civilizations for the Contemporary World, in cui si studia il passato per capire il presente, prevede docenti dalla Grecia, field trips nella Georgia, ossia l’antica Colchide, e tanto altro ancora. E poi c’è un vantaggio a venire a studiare da noi in Italia: costiamo pochissimo. Per gli studenti internazionali la retta annuale
dipende dal Paese di provenienza ed è, per gli Stati Uniti, di massimo 3.000 euro. Noi chiediamo anche il reddito, ma solo per verificare se c’è il diritto a una riduzione”.

Le rette delle statali sono contenute. Diverso il caso delle università private. Due eccellenze nell’area delle Social Sciences: a Roma, l’Università Luiss, 12.600 euro all’anno per le 6 triennali in inglese, da 13.600 a 15.300 euro per le 9 magistrali; a Milano, la Bocconi, tra i 16.000 e i 18.000 euro, in inglese 14 lauree biennali, 8 triennali e 1 in Law.
Da Nord a Sud, comunque, si respira aria internazionale. Se a Padova ci sono 54 biennali, tra cui Italian Food and Wine, 7 triennali come Italian Medieval and Renaissance Studies e 1 a ciclo unico, alla Sapienza di Roma, la più grande università d’Europa, sono 38 i corsi in inglese.
L’Università di Salerno è un fermento di mobilità e l’Università della Calabria punta sull’intelligenza artificiale in English.
Per requisiti e scadenze, consultare il sito dell’ateneo prescelto, anche in inglese. E il portale del Ministero dell’Università www.universitaly.it sezione studenti stranieri.