Secondo i ricercatori di Anthropic, l’automazione guidata dall’intelligenza artificiale potrebbe cancellare fino alla metà dei lavori d’ufficio entro cinque anni, rendendo il prossimo decennio “piuttosto terribile” per molti lavoratori.
Anthropic è una startup statunitense fondata dagli italo-americani Dario e Daniela Amodei, nota per il suo impegno nella sicurezza dell’AI. Come riportato da Fortune, il CEO Dario Amodei avverte che in un futuro non lontano potremmo assistere a un tasso di disoccupazione pari al 20% e a una trasformazione radicale del mercato del lavoro.
Questo scenario sarà causato principalmente da un’automazione massiccia e imminente: secondo Amodei, l’attuale tecnologia potrebbe automatizzare gran parte del lavoro d’ufficio entro i prossimi due-cinque anni, anche nel caso in cui i progressi dell’AI dovessero rallentare. In particolare, fino al 50% dei lavori di colletto bianco entry-level risulterebbe a rischio.
Alcune aziende, come Shopify e Duolingo, stanno già riducendo le assunzioni per ruoli che possono essere gestiti dall’intelligenza artificiale. Anche i dati di Revelio Labs indicano un calo negli annunci di lavoro in settori altamente esposti, come l’informatica e l’analisi dei dati.
Secondo Sholto Douglas, ricercatore di Anthropic, stiamo per attraversare una crisi di transizione: le persone perderanno il lavoro senza aver ancora tratto benefici tangibili dalla nuova tecnologia. Inoltre, come riporta Reddit, l’esperto ha sottolineato che entro il 2027–28, è quasi certo che l’IA sarà in grado di automatizzare quasi ogni lavoro d’ufficio.
Anche Jensen Huang, CEO di Nvidia, ha affermato che “ogni lavoro sarà influenzato dall’AI”. Tuttavia, ha precisato che la sostituzione dei lavoratori avverrà più probabilmente tramite colleghi potenziati dall’IA, piuttosto che tramite una completa automazione.
Alcune aziende, come Klarna, hanno rallentato l’adozione dell’AI a causa di problemi di qualità, ma la tendenza generale continua a puntare verso l’automazione.
Secondo Anthropic, prima che l’umanità possa beneficiare pienamente dei vantaggi economici e sociali promessi dall’automazione, ci attende una fase turbolenta, caratterizzata da disoccupazione, disorientamento professionale e urgente necessità di riconversione lavorativa.