Secondo il sito tecnologico The Information, Amazon sta testando robot umanoidi per le consegne all’interno di un “humanoid park” presso la sua sede di San Francisco. Questi robot, mossi da intelligenza artificiale sviluppata da Amazon ma basati su hardware esterno, sono progettati per operare accanto ai furgoni elettrici Rivian, migliorando l’efficienza del servizio.
L’obiettivo è che, anche con un conducente umano al volante, i robot possano velocizzare il processo, consegnando un pacco mentre l’autista ne recapita un altro. Amazon possiede già oltre 20.000 furgoni Rivian negli Stati Uniti e ne ha inserito uno anche nell’area di test.
Dopo i test in ambienti controllati, l’azienda punta a introdurre i robot in scenari reali, affidando loro le consegne a domicilio. Tuttavia, come evidenziato da The Guardian, restano ancora molte sfide da superare. Secondo il professor Subramanian Ramamoorthy dell’Università di Edimburgo, le tecnologie per robot umanoidi stanno avanzando rapidamente, ma garantire prestazioni affidabili al di fuori di ambienti altamente controllati — come il “parco umanoide” — è tutt’altro che semplice. Ramamoorthy osserva che se Amazon limitasse l’ambito operativo dei robot a contesti relativamente ordinati, come vialetti liberi da ostacoli e ingressi standardizzati, il compito sarebbe già più gestibile. Tuttavia, man mano che gli ambienti diventano più complessi e imprevedibili — con la presenza di animali domestici, bambini o ostacoli imprevisti — le difficoltà aumentano sensibilmente.
Amazon ha già esperienza nel campo: ha testato robot umanoidi della società Agility Robotics nei suoi magazzini. Il robot “Digit”, ad esempio, ha permesso ad alcuni dipendenti di passare da mansioni manuali a ruoli di supervisione dei robot.
Parallelamente, Amazon ha ottenuto l’approvazione per testare le consegne tramite droni nel Regno Unito, aprendo ulteriori possibilità per l’automazione logistica.