Il 14 giugno, migliaia di attivisti manifesteranno in tutti gli Stati Uniti esprimendo il loro dissenso nei confronti del presidente Trump, in concomitanza con la maxi parata militare di Washington DC, organizzata in occasione del 250° anniversario delle forze armate, e con il 79° compleanno del leader MAGA.
I manifestanti sfileranno tra le varie strade del Paese sotto lo slogan di “No Kings Day”: le varie iniziative verranno coordinate dai gruppi anti Trump come Indivisible o “50501”.
I partecipanti, in particolare, intendono esprimere il loro dissenso verso la politicizzazione delle forze armate e nei confronti del culto della personalità promossa dal presidente.
Gli organizzatori stanno condannando i tentativi di Trump di celebrare la sua potenza, in occasione del suo compleanno, con uno spettacolo che, in realtà, come sottolineato dai vari gruppi, è soltanto una inutile “dimostrazione di forza”.
“Questo Paese non appartiene a un re”, hanno comunicato gli attivisti, “non gli permetteremo di fare una parata finanziata da decine di milioni di dollari dei nostri contribuenti, mentre ci deruba e ci priva dei nostri diritti, delle nostre libertà e dei programmi da cui dipendono le nostre famiglie”.
“Gli attivisti di tutto il Paese si riuniranno per marce, raduni e dimostrazioni, per respingere la politica corrotta e autoritaria negli Stati Uniti”, hanno aggiunto i vertici di Indivisible, “Questa mobilitazione trae ispirazione dal successo di “Hands off!” e del Primo Maggio, e mira a motivare ancora una volta azioni concrete nelle città di ogni stato del Paese. Sono già stati registrati oltre 100 eventi in tutta la nazione, e altri se ne aggiungeranno qui”.
“Donald Trump vuole i carri armati per le strade e una dimostrazione di supremazia degna di un film per il suo compleanno”, hanno inoltre spiegato i manifestati de “No Kings Day”, “ma il vero potere non si mette in scena a Washington: si manifesta ovunque. Il 14 giugno è anche l’anniversario dell’esercito, un giorno che ricorda il momento in cui gli americani si sono organizzati per la prima volta per opporsi a un re. Trump non sta onorando quell’eredità. La sta sfruttando per celebrare sé stesso”.
“Dai quartieri cittadini alle piccole città, dai gradini dei tribunali ai parchi pubblici, stiamo agendo per rifiutare l’autoritarismo e mostrare al mondo che aspetto ha veramente la democrazia: persone unite che si rifiutano di essere governate”, hanno concluso gli attivisti, “Questa è una questione più grande della politica. Hanno sfidato i nostri tribunali, deportato cittadini, fatto sparire persone dalle strade, attaccato i nostri diritti civili, ridotto i servizi essenziali e consegnato miliardi ai loro alleati. Ora basta”.