Il Segretario alla Difesa Pete Hegseth ha ordinato alla Marina Militare statunitense di rinominare la nave USNS Harvey Milk, che attualmente rende omaggio all”icona dei diritti LGBTQ+.
Un funzionario del Pentagono ha confermato che la Marina si sta preparando a ribattezzare la petroliera, dopo che Hegseth ha recapitato il proprio ordine al Segretario John Phelan.
La decisione di rinominare la barca verrà ufficializzata il 13 giugno, nel bel mezzo del mese del Pride. Secondo diversi addetti ai lavori, tale scelta è stata intenzionale.
La nave fu inizialmente intitolata a Milk nel 2016, durante il secondo ed ultimo mandato di Barack Obama. Milk era un importante attivista per i diritti degli omosessuali che prestò servizio nella Marina statunitense durante la guerra di Corea.
In seguito si candidò alle elezioni in California, dove ottenne un posto nel consiglio di vigilanza di San Francisco. Essendo uno dei primi politici apertamente gay degli Stati Uniti, divenne una figura di primo piano del movimento LGBTQ in tutto il paese. Venne assassinato nel 1978, da un ex supervisore cittadino.
Stando a quanto affermato dalla Cbs, la nave a lui dedicata non sarà l’unica a cui verrà cambiato il nome. Il Pentagono sembra infatti intenzionato a ribattezzare una serie di imbarcazioni che sono state intitolate a diverse figure di spicco della storia statunitense.
Tra queste, vi sono la USNS Thurgood Marshall, la USNS Ruth Bader Ginsburg, la USNS Harriet Tubman, la USNS Dolores Huerta, la USNS Lucy Stone, la USNS Cesar Chavez e la USNS Medgar Evers.
Hegseth ha fatto dell’eliminazione di iniziative per la diversità, l’equità e l’inclusione dall’esercito una priorità assoluta. In una nota del mese scorso, ha ordinato una revisione dei libri presenti nelle biblioteche militari che affrontano tematiche come il sessismo e il razzismo. Ha affermato che tali pubblicazioni “promuovono concetti divisivi e un’ideologia di genere” che “sono incompatibili con la missione principale del Dipartimento”.
Sulla vicenda che sta interessando le navi della Marina, è intervenuta anche l’ex speaker democratica della Camera Nancy Pelosi, oggi deputata californiana, che ha dichiarato: “La decisione dell’amministrazione Trump è una vergognoso e vendicativo tentativo di cancellare coloro che hanno combattuto per abbattere le barriere affinché tutti potessero inseguire il sogno americano”
“Le nostre forze armate-ha concluso- sono le più potenti al mondo, ma questa mossa sprezzante non rafforza la nostra sicurezza nazionale né l’ethos del “guerriero”. Rappresenta invece la rinuncia a un valore americano fondamentale: onorare l’eredità di coloro che hanno lavorato per costruire un Paese migliore”.