Lunedì, i vertici dell’ICE hanno difeso con forza la decisione dell’agenzia di arrestare un giovane liceale del Massachusetts, Marcelo Gomes Da Silva, mentre si recava all’allenamento di pallavolo, affermando che “si trova in questo Paese illegalmente”.
Le autorità hanno preso in custodia il 18enne originario del Brasile nel corso del weekend: il ragazzo si trova negli Stati Uniti dal 2012. Il suo arresto ha provocato una grande protesta domenica a Milford, sobborgo di Boston dove il ragazzo risiede con la sua famiglia.
In seguito la governatrice democratica dello Stato, Maura Healey si è detta “turbata e indignata” per la situazione.
Todd Lyons, capo dell’ICE, ha successivamente parlato della vicenda mentre annunciava i risultati di un’intensa campagna di controlli sull’immigrazione in Massachusetts, che il mese scorso ha portato all’arresto di circa 1.500 persone.
Lyons e Patricia Hyde, direttore ad interim delle operazioni di contrasto e rimozione dell’ICE a Boston, hanno affermato che Gomes non era l’obiettivo dell’indagine che ha portato al suo arresto e che le autorità stavano invece cercando suo padre, ancora in libertà.
“Ovviamente non si tratta del padre dell’anno perché ha portato qui anche suo figlio illegalmente”, ha detto Lyons.
Lo studente della Milford High School era alla guida dell’auto del proprio genitore quando è stato arrestato a seguito di un controllo stradale. Lyons ha aggiunto che ogni qualvolta le autorità incontreranno qualcuno che si trova illegalmente nel Paese, “prenderemo provvedimenti”.
“Stiamo facendo il lavoro che l’ICE avrebbe dovuto fare da sempre”, ha detto, “Facciamo rispettare tutte le leggi sull’immigrazione.”
“Le azioni dell’ICE nell’arrestare un adolescente mentre si recava all’allenamento di pallavolo sono scandalose”, ha invece dichiarato Miriam Conrad, l’avvocato di Gomes, “Rinchiudere uno studente del terzo anno di liceo senza precedenti penali non rende la comunità più sicura. Semina paura tra gli immigrati”.
Nel frattempo, un giudice federale ha emesso un’ordinanza con la quale ha impedito alle autorità dell’immigrazione di trasferire Gomes fuori dal Massachusetts senza un preavviso di 48 ore, mentre il tribunale esamina una causa che sostiene che il ragazzo sia detenuto illegalmente.
La causa, inoltre, afferma che Gomes era entrato negli Stati Uniti con un visto per studenti e che sebbene il suo permesso fosse scaduto, stava per presentare domanda di asilo.