Un vasto fronte di incendi boschivi ormai fuori controllo sta mettendo a dura prova le province canadesi di Manitoba, Saskatchewan e Alberta e ha costretto all’evacuazione di oltre 25.000 persone.
L’emergenza non si limita però soltanto al Canada: il fumo denso prodotto dalle fiamme ha infatti ridotto drasticamente la qualità dell’aria anche in diversi stati americani, Minnesota, North e South Dakota, con livelli di inquinamento giudicati pericolosi dalle autorità.
Mentre gli esperti mettono in guardia su un possibile peggioramento della situazione, le previsioni indicano che la cortina fumogena potrebbe arrivare persino a New York.
La maggior parte degli sfollati proviene da Manitoba, dove la scorsa settimana era stato dichiarato lo stato di emergenza. In questa area già 17.000 persone hanno lasciato le proprie abitazioni. Circa 5.000 provengono dalla città di Flin Flon, situata a circa 640 chilometri da Winnipeg minacciata da un rogo partito da Creighton, nel Saskatchewan, che si sarebbe rapidamente esteso.
Nel nord della provincia, le fiamme hanno interrotto la fornitura di energia elettrica a Cranberry Portage, obbligando le autorità a ordinare l’evacuazione di circa 600 residenti. Altre 1.300 persone sono state allontanate da Alberta e 8.000 da Saskatchewan. Le forze dell’ordine hanno precisato che questi numeri potrebbero aumentare a causa dell’evoluzione delle fiamme, ancora attive in diverse zone.
Il fumo, oltre a deteriorare la qualità dell’aria, ha ridotto la visibilità in vaste aree, creando condizioni difficili sia per i residenti che per i soccorritori. L’Agenzia di pubblica sicurezza del Saskatchewan ha segnalato che le condizioni possono variare rapidamente nel corso della giornata e su brevi distanze, sottolineando come un aumento delle nubi comportino un incremento dei rischi per la salute pubblica.
Le operazioni di spegnimento degli aerei sono state interrotte più volte a causa della densa coltre e della presenza di droni. Per supportare gli interventi, il Servizio Forestale statunitense ha inviato un’autocisterna ad Alberta e prevede di dispiegare altri 150 vigili del fuoco.
La stagione degli incendi boschivi nel “Paese delle foglie d’acero”, che si estende da maggio a settembre, ha raggiunto il suo apice nel 2023, quando numerosi focolai hanno avvolto gran parte del Nord America in una densa nube tossica persistita per mesi, con gravi rischi per la salute.