“Biden è stato sostituito da un clone”. Questa settimana Donald Trump ha condiviso su Truth Social una teoria complottista secondo cui Joe Biden sarebbe stato giustiziato nel 2020 e rimpiazzato da cloni o robot “senza anima né cervello”. Il folle post ha suscitato reazioni tra i sostenitori di Trump, che hanno a loro volta diffuso presunte “prove”, come variazioni nel colore degli occhi e nella firma di Biden. Il post, originato da un utente con meno di 1.000 follower, è stato ripubblicato da Trump senza commenti aggiuntivi.
Questa affermazione si inserisce in un contesto di crescente attenzione sulla salute di Biden, a cui è stato recentemente diagnosticato un grave cancro alla prostata, in stadio metastatico avanzato. Come riporta il New York Post, alcuni membri del Partito Repubblicano, tra cui il presidente della Commissione per la supervisione James Comer, stanno indagando sulla salute dell’ex presidente e sull’uso dell’autopen (un dispositivo utilizzato per riprodurre automaticamente firme manoscritte, in grado di replicare una firma con grande precisione) per firmare documenti ufficiali. Attraverso questa illazione, Trump ha suggerito un potenziale scandalo.
Nonostante la condivisione di questa teoria, Trump ha successivamente espresso solidarietà a Biden, dichiarando che lui e Melania sono addolorati nell’apprendere della sua diagnosi e augurano a lui e alla sua famiglia una pronta guarigione.
Trump ha già promosso teorie del complotto sulla piattaforma Truth Social. Secondo un’analisi di Citizens for Responsibility and Ethics in Washington (CREW), il presidente ha già condiviso oltre 500 volte teorie infondate sulle elezioni del 2020, tra cui accuse di frode elettorale e manipolazione dei voti.
L’episodio evidenzia un’incoerenza nel comportamento di Trump verso Biden: prima alimenta una teoria del complotto sulla sua presunta sostituzione con un clone, poi esprime vicinanza per la sua malattia, rivolgendosi a un uomo vero, non a un robot.