Identificato l’attentatore che domenica a Boulder, in Colorado, ha attaccato un gruppo di partecipanti che prendevano parte a una manifestazione per la liberazione degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas, si chiama Mohamed Sabry Soliman.
Il 45enne, aveva utilizzato un lanciafiamme artigianale e gridato slogan come “Free Palestine” durante l’assalto, ferendo otto dimostranti, di età compresa tra 67 e 88 anni, che sono tuttora ricoverati in ospedale.
Intorno alle 13:26, il centralino del 911 aveva iniziato a ricevere chiamate per segnalare che qualcuno stava “dando fuoco a persone” in un’area pedonale del centro, vicino al Palazzo di Giustizia della Contea all’incrocio tra la 13a Strada e Pearl Street. Lo aveva riferito il capo della polizia di Boulder Stephen Redfearn in una conferenza stampa.
Redfearn, aveva riferito che diverse vittime con “ferite compatibili con ustioni e altre lesioni” erano state trasportate al Boulder Community Hospital. Di queste, alcune sono state trasferite in altre strutture mediche della zona. Il presunto aggressore, era stato indicato agli agenti quando sono arrivati sulla scena, ed era stato preso in custodia senza incidenti e condotto in nosocomio avendo lui stesso riportato ferite minori. Attualmente è detenuto con una cauzione di 10.000.000, dollari e una serie di accuse a suo carico, incluso l’uso di un dispositivo incendiario.
L’assalto è avvenuto durante l’evento “Run for their lives” organizzato da attivisti pro-Israele a sostegno degli ostaggi israeliani ancora trattenuti da Hamas. Il direttore dell’FBI Kash Patel ha rilasciato una dichiarazione in cui lo definisce un “attacco terroristico”, così come il governatore del Colorado Jared Polis, che lo ha descritto come un “atroce atto di terrore”. Redfearn, tuttavia, durante il briefing della polizia aveva affermato “di non ritenerlo al momento un attacco terroristico”, dato che l’area pedonale era affollata da altre persone non affiliate alla manifestazione.