Memorial Day, Trump si autoelogia a Arlington
Donald Trump ha reso omaggio ai sacrifici dei veterani militari statunitensi durante il tradizionale discorso presidenziale per il Memorial Day al cimitero nazionale di Arlington, ma ha anche intervallato il suo intervento di lunedì con digressioni politiche di parte, esaltando i propri piani e risultati. Il presidente degli Stati Uniti ha deposto una corona e reso omaggio ai soldati caduti, raccontando episodi di coraggio sul campo di battaglia come vuole la tradizione, leggendo da un discorso preparato, dopo aver salutato insieme al suo vicepresidente, JD Vance, e al segretario alla Difesa, Pete Hegseth, entrambi veterani della guerra in Iraq.
Tuttavia, Trump si è anche lasciato andare a momenti di autocelebrazione in stile comizio e a brevi attacchi politici durante l’evento solenne. “Quei giovani non avrebbero mai potuto immaginare cosa avrebbe significato per noi il loro sacrificio, ma noi sappiamo bene cosa dobbiamo a loro. Quel valore ci ha donato la repubblica più libera, grande e nobile mai esistita sulla faccia della terra”, ha detto riferendosi a coloro che sono morti in servizio militare.
Poi ha aggiunto: “Una repubblica che io sto sistemando dopo quattro anni lunghi e difficili. Sono stati quattro anni duri quelli che abbiamo attraversato.” Il presidente ha poi proseguito con un’affermazione anti-immigrazione in linea con la sua agenda, pur senza menzionare direttamente il suo predecessore, il presidente democratico Joe Biden.”Chi permetterebbe che ciò accada? Persone che attraversano i nostri confini senza controllo. Persone che fanno cose indescrivibili e di cui oggi non è il momento di parlare”, ha aggiunto, tra gli applausi dei suoi sostenitori nel pubblico: “Faremo meglio di quanto abbiamo mai fatto come nazione, meglio che mai. Ve lo prometto.”
Dimissioni shock al nuovo fondo Usa per Gaza
Dopo appena tre settimane in carica, Jake Wood si è dimesso da CEO del Gaza Humanitarian Fund, denunciando che l’attuale piano USA-Israele per la distribuzione di aiuti “viola i principi umanitari fondamentali”. L’ex marine direttore esecutivo del (GHF) – con sede a Ginevra, privata, sostenuta dagli Stati Uniti e incaricata di distribuire gli aiuti nella Striscia attraverso un piano avviato da Israele – ha spiegato di non poter svolgere il suo compito senza rinunciare ai principi di umanità, imparzialità e indipendenza. Il fondo ha annunciato che le consegne inizieranno comunque, con la promessa di raggiungere un milione di persone.
C’è una frattura nel fronte MAGA dopo i nuovi attacchi russi
Dopo il massiccio attacco russo contro Kyiv, Donald Trump ha espresso pubblicamente irritazione verso Vladimir Putin, definendolo “fuori controllo” e accusandolo di “uccidere un sacco di persone”. Le sue parole hanno spaccato il movimento MAGA: una parte dei sostenitori ora chiede sanzioni contro Mosca e più armi a Kyiv, mentre altri ritengono che Trump sia male informato o addirittura manipolato. Unica convergenza: le critiche al presidente ucraino Zelensky, bersaglio ricorrente della destra trumpiana.
Re Carlo e la polemica visita in Canada
Re Carlo III apre oggi solennemente il Parlamento canadese durante la visita ufficiale con la regina Camilla a Ottawa. Il Canada è parte del Commonwealth e il sovrano britannico è tuttora io suo capo di Stato. La visita del re, nonostante le sue attuali condizioni mediche fragili, dimostra il suo impegno nel sostenere il paese in un momento di tensioni diplomatiche. Pronuncerà il “Discorso dal Trono” a Ottawa, un evento altamente simbolico, considerato che è la prima volta dal 1977 che un monarca regnante compie questo gesto in Canada. La visita, su invito del primo ministro Mark Carney, è interpretata come una risposta diplomatica alle recenti dichiarazioni di Trump, che ha suggerito l’annessione del Canada come 51º stato degli Stati Uniti .
Ai turisti non piacciono i dazi di Trump
Secondo i dati di Trivago, la piattaforma di ricerca alberghiera del gruppo Expedia, le prenotazioni alberghiere verso gli Stati Uniti sono in netto calo da parte di turisti provenienti da Canada, Giappone, Messico e Germania, tutti paesi colpiti dai dazi imposti da Trump. In particolare, i canadesi reagiscono con ostilità alle dichiarazioni di Trump sull’annessione del loro Paese come “51° stato”. Mentre gli americani cercano soluzioni più economiche in patria, cresce l’allarme nel settore turistico per il possibile “Trump slump”.
Mezzo milione di dollari per entrare nel club dei trumpiani
David Sacks, nominato da Trump “zar delle criptovalute”, ha annunciato l’apertura imminente di Executive Branch, un club privato allineato con Trump che sorgerà a Georgetown. La quota per iscriversi costerà mezzo milione di dollari. Il locale sarà, a detta sua, libero da insider di Washington, giornalisti e lobbisti “non fidati”. L’aspettativa è che Trump vi faccia visita regolarmente, e che nessun estraneo curioso sarà ammesso.
Ancora minacce di tagli a Harvard
Danald Trump minaccia di redistribuire 3 miliardi di dollari destinati a Harvard: il presidente sta valutando la possibilità di redistribuirli alle scuole di formazione professionale in tutti gli Stati Uniti. Il New York Times precisa che l’annuncio, inserito tra i messaggi pubblicati dal presidente sui social durante il Memorial Day, non sembra fare riferimento a nuovi tagli, ma piuttosto a una riallocazione di fondi che l’Amministrazione aveva già congelato o revocato nei confronti di Harvard e dei suoi partner di ricerca.
Licenziata la squadra CDC che preveniva gli annegamenti
La squadra del CDC che si occupava di monitorare e prevenire gli annegamenti è stata licenziata ad aprile dall’amministrazione Trump, proprio mentre i decessi per annegamento, soprattutto tra i bambini da 1 a 4 anni, sono in crescita. Il team collaborava con l’YMCA e la Croce Rossa per offrire lezioni di nuoto gratuite e raccoglieva dati fondamentali per la prevenzione.