Venerdì, il presidente Trump ha firmato una serie di ordini esecutivi volti a stimolare quella che lui stesso ha definito la “rinascita dell’energia nucleare” negli USA, attraverso la costruzione di nuovi reattori che, a suo dire, soddisferanno la domanda di elettricità dei centri di elaborazione dati per l’intelligenza artificiale e in altre industrie emergenti.
Trump ha dichiarato l’emergenza energetica nazionale fin dal primo giorno del suo mandato e ha abrogato il divieto imposto da Joe Biden sui nuovi terminali di esportazione di gas naturale, ampliando le trivellazioni di petrolio e gas in Alaska.
Il nucleare non comporta emissioni di carbonio, di petrolio e del gas, ma produce scorie radioattive. Ad oggi, negli USA non vi sono strutture adeguate per lo stoccaggio permanete, motivo per il quale le iniziative di Trump hanno subito messo sul chi va là gli ambientalisti, che nutrono più di qualche dubbio sul progetto del leader MAGA.
Il presidente americano ha firmato quattro ordini volti ad accelerare l’approvazione di reattori nucleari per progetti legati alla difesa ed all’AI, per riformare la Nuclear Regulatory Commission con l’obiettivo di quadruplicare la produzione di energia elettrica statunitense nei prossimi 25 anni, per rinnovare il processo normativo al fine di rendere operativi tre reattori sperimentali entro il 4 luglio 2026 e per incrementare gli investimenti nella base industriale della tecnologia.
“Segnate questo giorno sul calendario. Porterà indietro le lancette dell’orologio di oltre 50 anni di eccessiva regolamentazione di un’industria”, ha dichiarato il segretario degli Interni, Doug Burgum, “Il Presidente Trump oggi si è impegnato a dominare l’energia, e parte di questo dominio energetico è che abbiamo abbastanza elettricità per vincere la corsa agli armamenti dell’AI con la Cina”.
Nei decenni passati, incidenti di alto profilo avvenuti in centrali nucleari negli Stati Uniti e all’estero hanno suscitato l’opposizione dell’opinione pubblica nei confronti del nucleare, anche se Trump ha definito questa energia “molto sicura”.
In uno dei suoi ordini esecutivi, il presidente ha inoltre attaccato la Nuclear Regulatory Commission, affermando he i suoi standard in materia di sicurezza sono troppo rigidi.
Di conseguenza, l’ordine impone alla NRC di ridurre il proprio personale e che il Comitato consultivo sulle salvaguardie dei reattori, che fornisce consulenza sui rischi e sulla protezione dalle radiazioni, tra gli altri argomenti, sia “ridotto al minimo necessario”.
L’EO prevede inoltre che l’agenzia decida se approvare o meno le licenze per i nuovi reattori nucleari entro 18 mesi. Tale processo, generalmente, richiede diversi anni.