Giovedì, un giudice federale del Massachusetts, Myong J. Joun, ha emesso un’ingiunzione preliminare che impedisce alla segretaria all’Istruzione, Linda McMahon, di eseguire l’ordine esecutivo del presidente Trump che impone la chiusura del Dipartimento dell’istruzione.
Il giudice ha inoltre intimato all’amministrazione di reintegrare i circa 1.300 dipendenti dell’agenzia, ai quali a marzo era stato comunicato che avrebbero perso il lavoro nell’ambito di una radicale riduzione del personale, e di “riportare il Dipartimento allo status quo”.
“Un dipartimento senza personale sufficiente a svolgere le funzioni previste dalla legge non è affatto un dipartimento”, ha spiegato il magistrato, “Non si può chiedere a questa corte di chiudere gli occhi mentre i dipendenti vengono continuamente licenziati”.
Mentre l’amministrazione aveva sostenuto in tribunale che i licenziamenti miravano a rendere il dipartimento più efficiente, il giudice ha scritto di non aver visto “alcuna prova che la riduzione di personale abbia effettivamente reso l’agenzia più funzionale. Anzi, gli atti sono pieni di prove che affermano il contrario”.
Joun ha inoltre impedito a Trump di mantenere la promessa di trasferire la gestione dell’intero portafoglio di prestiti federali agli studenti e dei programmi per “bisogni speciali” del dipartimento ad altre agenzie federali.
“Ancora una volta, un giudice di estrema sinistra ha drammaticamente oltrepassato la sua autorità, sulla base di una denuncia di querelanti di parte, e ha emesso un’ingiunzione contro gli sforzi ovviamente legittimi di rendere il Dipartimento dell’Istruzione più efficiente e funzionale per il popolo americano”, ha invece dichiarato Madi Biedermann, vicesegretario aggiunto per le comunicazioni dell’agenzia.
Quando il presidente Trump tornò alla Casa Bianca lo scorso gennaio, il Dipartimento dell’Istruzione contava circa 4.133 dipendenti. La riduzione del personale, annunciata l’11 marzo, ha causato la cessazione del rapporto di lavoro con oltre 1.300 impiegati. Allo stesso tempo, ulteriori 600 funzionari hanno scelto di dimettersi o di andare in pensione.
In soli pochi mesi, dunque, l’agenzia ha visto dimezzato il numero dei suoi impiegati. Il caso è stato portato all’attenzione della magistratura da diversi querelanti, tra i quali figurano 20 stati, il Distretto di Columbia e l’American Federation of Teacher.
La presidente dell’AFT, Randi Weingarten, ha accolto con favore la sentenza del giudice Joun: ““Questa decisione è un primo passo per invertire questa guerra alla conoscenza e per minare le opportunità su larga scala. Affinché l’America possa costruire un futuro più luminoso, dobbiamo tutti assumerci più responsabilità, non meno, per il successo dei nostri figli”.