La pugile britannica Georgia O’Connor, più volte medagliata a livello internazionale, è morta a soli 25 anni a causa di un cancro raro e aggressivo. Prima di lasciare la sua famiglia e il mondo dello sport, aveva raccontato con dolore e rabbia di non essere stata presa sul serio dai medici: la diagnosi era arrivata solo dopo 17 settimane di dolori continui.
“Nessun medico mi ha prestato la minima attenzione. Nessuno mi ha presa sul serio. Sono dei ratti incompetenti,” aveva denunciato pubblicamente.
Georgia si era vista negare esami fondamentali come un’ecografia, nonostante le sue continue richieste. I sanitari, ha raccontato, l’avevano più volte rassicurata dicendole che non si trattava di nulla di serio.
“Mi hanno fatto sentire come se stessi esagerando. Si sono rifiutati di indagare, di ascoltare. Avrebbero potuto intervenire prima, ma non l’hanno fatto. Perché questo è il nostro sistema sanitario nazionale: un sistema corrotto che continua a deludere i giovani come me,” aveva dichiarato con amarezza.
La sua carriera era iniziata da giovanissima nel pugilato dilettantistico. Nel 2017 aveva vinto la medaglia d’oro ai Giochi della Gioventù del Commonwealth e, nello stesso anno, l’argento ai Campionati mondiali giovanili. Nel 2018 aveva conquistato anche una medaglia di bronzo. Passata al professionismo nel 2021, prima che la malattia venisse alla luce, Georgia vantava un record imbattuto nei pesi superwelter: 3 vittorie e nessuna sconfitta.
“Siamo profondamente addolorati per la scomparsa di Georgia O’Connor,” ha scritto in una nota ufficiale England Boxing, la federazione del pugilato dilettantistico inglese.
Nel suo ultimo post su Instagram, Georgia aveva annunciato di aver sposato il suo compagno italiano, Adriano, che le è rimasto accanto fino alla fine. Aveva condiviso una foto dell’anello nuziale, scrivendo: “Il giorno in cui ho sposato l’amore della mia vita.”