“Un momento storico”, ha detto lo speaker della Camera Mike Johnson dopo che, all’alba, i parlamentari hanno approvato il bilancio federale. La proposta è passata per un solo voto: 215 sì, 214 no, dei quali due repubblicani che si sono opposti e atri due che si sono astenuti. Una sessione notturna intensa, piena di negoziati fino all’ultimo minuto.
Ora il “One Big Beautiful Bill” in cui Donald Trump ha voluto condensare la sua agenda elettorale passerà all’esame del Senato che utilizzerà un processo noto come “riconciliazione di bilancio”, che stabilisce un limite di 20 ore per il dibattito. Questo consente ai repubblicani di evitare l’ostruzionismo – che richiede 60 voti per essere interrotto – e di approvare il disegno di legge senza i voti dei democratici.
Il leader della maggioranza repubblicana Thune avrà bisogno solo di una maggioranza semplice, consentendo a tutti i democratici e a un massimo di tre repubblicani di votare contro. (Il vicepresidente J.D. Vance risolverebbe il pareggio in caso di parità di voti).
I senatori repubblicani Susan Collins, Lisa Murkowski e Josh Hawley hanno espresso forti riserve sul disegno di legge approvato dalla Camera per i tagli al Medicaid e Hawley ha affermato che si opporrà a qualsiasi proposta che riduca il programma.
Thune inoltre ha chiesto di rendere permanenti alcune disposizioni fiscali che, nella versione della Camera, scadranno dopo alcuni anni. “Crediamo che la permanenza sia la via per creare certezza economica e, di conseguenza, attrarre e incentivare investimenti, che creino posti di lavoro ben retribuiti, favoriscano la crescita e l’espansione della nostra economia e generino maggiori entrate governative”.
Se il disegno di legge verrà modificato dal Senato, sarà nuovamente inviato alla Camera. A quel punto, i deputati dovranno scegliere: approvarlo nella versione finale della Camera Alta e mandarlo alla scrivania di Trump oppure riaprire il processo negoziale per appianare le divergenze con il Senato. In questo caso, però ci dovrà essere una nuova votazione.
Trump ha celebrato il risultato con un lungo post su Truth Social in cui ha esaltato il contenuto del provvedimento e attaccato duramente i Democratici. “The One, Big, Beautiful Big è passata alla Camera dei Rappresentanti! Questa è con ogni probabilità la più significativa legge che sarà mai firmata nella storia del nostro Paese!”. Nel suo messaggio, il presidente ha elencato le misure contenute nel testo: “Il disegno di legge include enormi tagli fiscali, niente tasse sulle mance, niente tasse sugli straordinari, detrazioni fiscali per l’acquisto di veicoli prodotti in America, insieme a forti misure per la sicurezza dei confini, aumenti salariali per gli agenti dell’Ice e della Border Patrol, finanziamenti per il Golden Dome, i ‘Trump Savings Accounts’ per i neonati, e molto altro ancora!”. Poi l’invito al Senato a procedere rapidamente: “Ora tocca ai nostri amici al Senato mettersi al lavoro e inviare questo disegno di legge alla mia scrivania il prima possibile!”. E non ha perso l’occasione per insultare l’opposizione: “I Democratici hanno perso il controllo di sé stessi, vagano senza meta, senza fiducia, coraggio o determinazione. Hanno dimenticato la loro sconfitta schiacciante alle presidenziali e restano intrappolati nel passato, sperando un giorno di far tornare le frontiere aperte per permettere ai criminali del mondo di entrare nel nostro Paese, agli uomini di giocare negli sport femminili e il transgender per tutti. Non capiscono che queste cose, e molte altre simili, accadranno mai più”.
Una “legge estremista e tossica” afferma il leader della minoranza democratica alla Camera, Hakeem Jeffries, sottolineando come per pagare i tagli fiscali in favore dei più ricchi e delle corporation, insieme alle decine di miliardi di dollari per le operazioni di deportazione e militarizzazione del confine, Trump e i repubblicani taglieranno programmi sociali di assistenza per mille miliardi di dollari. Non solo verrà colpito il Medicaid, la mutua pubblica che copre oltre 70 milioni di americani più poveri e che nei prossimi 10 anni verrà tagliata di 700 miliardi di dollari, negando così la copertura a 8,7 milioni di persone, ma anche il Medicare, l’assistenza sanitaria per over 65, generalmente intoccabile. Nei prossimi 10 anni avrà quasi 500 miliardi di dollari di tagli per mantenere il debito nazionale entro i limiti legali.
Nella sua proposta la Camera ha stabilito modifiche significative alla deduzione per le imposte statali e locali (SALT). Il limite massimo per la deduzione passa dagli attuali 10 mila a 40 mila dollari per nucleo familiare a partire dal 2025. Per i contribuenti sposati che presentano dichiarazioni separate, il limite è fissato a 20 mila dollari. Per i contribuenti con un reddito lordo rettificato (MAGI) superiore a mezzo milione di dollari (250 mila dollari per dichiarazioni separate), la deduzione sarà gradualmente ridotta. Dal 2026 al 2033, sia il tetto di 40 mila dollari che la soglia di reddito di mezzo milione di dollari saranno aumentati ogni anno dell’1%. Per i contribuenti nella fascia d’imposta del 37%, il beneficio della deduzione SALT sarà calcolato al 32%, riducendo l’effettivo risparmio fiscale per i redditi più alti.
Il testo include anche misure per rafforzare la sicurezza dei confini, con 12 miliardi di dollari destinati agli Stati di frontiera con Messico e Canada per coprire i costi sostenuti, e un aumento dei fondi per la difesa nazionale e per il settore agricolo. Il disegno di legge prevede inoltre un’imposta del 3,5% sulle rimesse di denaro verso l’estero e lievi aumenti della tassazione per alcune multinazionali. Il pacchetto include anche incentivi per gli Stati che non hanno aderito all’espansione del Medicaid prevista dalla riforma sanitaria dell’ex presidente Barack Obama. In particolare, le strutture sanitarie in Stati come Florida e Texas potranno ricevere rimborsi maggiorati fino al 110% delle tariffe Medicare, contro un tetto pari al 100% per gli Stati che hanno invece accettato l’espansione.
L’impatto previsto sul deficit federale, secondo stime preliminari, è pari a circa 2.700 miliardi di dollari nel prossimo decennio, anche se i repubblicani sostengono che la crescita economica derivante dalle misure compenserà l’aumento del disavanzo. Una mega legge che, secondo le stime del Congressional Budget Office, farà crescere di 2,4 mila miliardi nei prossimi 10 anni il debito nazionale Usa, che ora supera i 36 mila miliardi di dollari.