Un risarcimento, che rappresenta il prezzo di un’ammissione tardiva e dolorosa per una delle pagine più buie della sua storia: quella degli abusi sessuali commessi da membri del clero nell’arcidiocesi di New Orleans.
Il patto, annunciato mercoledì, è frutto di una lunga trattativa tra le parrocchie, gli assicuratori e un comitato di creditori. I fondi confluiranno in un trust a beneficio delle vittime, ma verranno distribuiti solo dopo l’uscita della Chiesa dalla procedura di bancarotta, avviata nel 2020 proprio in seguito alla pioggia di cause legate alle violenze.
A renderlo ancora più controverso, il fatto che molti sopravvissuti siano stati esclusi dai negoziati. Secondo i loro legali, l’intesa è stata raggiunta “in segreto e dietro le quinte”, con piena consapevolezza che “la stragrande maggioranza dei-sopravvissuti non l’avrebbe mai accettata”. Una manovra, denunciano, che perpetua la logica di omertà e potere che ha protetto le molestie per decenni.
Aaron Hebert, una delle oltre 500 persone coinvolte nella causa, come riportato da NBC News, parla di una proposta “insultante” e “uno schiaffo in faccia”. A suo dire, l’obiettivo reale dell’arcidiocesi e dell’arcivescovo Gregory Aymond sarebbe quello di impedire che le vittime portino le loro denunce davanti a una giuria statale, un’arena pubblica, e dunque più scomoda per l’istituzione ecclesiastica.
Aymond ha anche espresso gratitudine “per tutti coloro che hanno lavorato all’accordo”, auspicando che rappresenti l’inizio di “un cammino di guarigione”. Il comunicato ufficiale sottolinea l’inserimento di misure “senza precedenti” per prevenire future condotte inappropriate, tra cui una carta dei diritti delle vittime e nuove procedure per la gestione delle denunce.
Ma per molti, la fiducia è irrimediabilmente compromessa. I documenti emersi durante il procedimento raccontano di decenni di querele ignorate e preti trasferiti da una parrocchia all’altra per evitare scandali. Già nel 2018 l’arcidiocesi aveva ammesso pubblicamente che oltre 50 sacerdoti erano stati allontanati per “accuse credibili”.
Oggi, quell’ammissione si traduce in milioni di dollari e in un tentativo di chiudere i conti con il passato. Ma per coloro che hanno subito gli abusi, il conto rimarrà per sempre aperto.