L’amministrazione Trump ha accettato di versare 5 milioni di dollari alla famiglia di Ashli Babbitt, la sostenitrice MAGA uccisa il 6 gennaio 2021 mentre cercava di forzare l’ingresso nell’area del Congresso. L’accordo chiude una causa civile per morte ingiusta intentata dal marito della donna, con il supporto dell’organizzazione conservatrice Judicial Watch.
La decisione, duramente criticata dal capo della Capitol Police, rappresenta una netta inversione rispetto al verdetto del Dipartimento di Giustizia del 2021, che aveva giudicato lo sparo degli agenti giustificato. Secondo la stampa, circa un terzo della somma andrà agli avvocati e a gruppi conservatori coinvolti nella causa.
Tornato in carica, il presidente Donald Trump ha continuato a sostenere i partecipanti all’assalto del 6 gennaio, definendoli martiri del suo movimento politico. Ha inoltre concesso la grazia a oltre 1.600 persone condannate per reati legati all’attacco, inclusi individui accusati di violenze.
Il capo della polizia del Campidoglio, Tom Manger, ha espresso il proprio dissenso in un’intervista: “Sono estremamente deluso e non approvo la decisione del Dipartimento di Giustizia di risolvere questa causa. Dopo un’indagine approfondita, nel 2021 fu stabilito che si trattava di una sparatoria giustificata. Questo accordo invia un messaggio agghiacciante agli agenti delle forze dell’ordine in tutto il Paese, specialmente a quelli con ruoli di protezione istituzionale.”
Nel frattempo, Trump ha ribadito il suo sostegno a Babbitt: “Era davvero una brava persona, una grande sostenitrice di MAGA e di Trump.”