Lunedì, il presidente Trump ha firmato il Take It Down Act, una legge che criminalizza la diffusione online di immagini sessualmente esplicite e non consensuali, incluse quelle generate con l’AI, che la stessa first lady Melania Trump ha contribuito a far approvare dal Congresso. Anche per questo motivo, davanti alle telecamere, il leader USA ha insistito affinché anche la propria consorte firmasse il documento in questione.
A marzo, Melania Trump ha sfruttato la sua prima apparizione pubblica da quando ha ripreso il ruolo di first lady per recarsi a Capitol Hill e fare pressione sui membri della Camera affinché approvassero il disegno di legge, dopo l’ok da parte del Senato.
Durante la cerimonia della firma, ha definito la nuova legge una “vittoria nazionale”, che contribuirà a proteggere specialmente i bambini dallo sfruttamento online, anche attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale.
“L’intelligenza artificiale e i social media sono le caramelle digitali della prossima generazione, dolci e coinvolgenti, progettate per avere un impatto sullo sviluppo cognitivo dei nostri figli”, ha affermato la first lady, “Ma a differenza dello zucchero, queste nuove tecnologie possono essere trasformate in armi, plasmare le convinzioni e, purtroppo, influenzare le emozioni e persino essere letali”.
“Innumerevoli donne sono state molestate con deepfake e altre immagini esplicite distribuite contro la loro volontà”, ha invece spiegato il presidente, “Ciò è orribilmente sbagliato. Oggi lo rendiamo totalmente illegale”.
Il disegno di legge sancisce che è un reato federale “pubblicare consapevolmente” o minacciare di pubblicare immagini intime senza il consenso di una persona, deepfake compresi. I siti web e le piattaforme di social media saranno tenuti a rimuovere tale materiale entro 48 ore dalla richiesta della vittima. Le piattaforme dovranno inoltre adottare misure per eliminare i contenuti duplicati.
Il ddl, promosso dal senatore Ted Cruz e dalla deputata Maria Elvira Salazar, entrambi repubblicani, ha ottenuto un ampio sostegno bipartisan al Congresso, passando alla Camera ad aprile con 409 voti favorevoli e 2 contrari e ottenendo il via libera del Senato all’unanimità.
Dopo che la Camera ha approvato l’iniziativa, Melania Trump ha affermato che il voto bipartisan è stato un “segnale forte: siamo uniti nel proteggere la dignità, la privacy e la sicurezza dei nostri figli”.
Tuttavia, la misura è stata oggetto anche di diverse critiche. I sostenitori della libertà di parola e le associazioni per i diritti digitali affermano che la norma potrebbe portare alla censura di immagini legittime, tra cui pornografia legale e contenuti LGBTQ. Altri, invece, sostengono che potrebbe consentire al governo di monitorare le comunicazioni private.