Nominato da Donald Trump a capo dell’Internal Revenue Service (IRS), l’Agenzie delle Entrate americana, Billy Long è comparso davanti la Commissione Finanze del Senato per convincere i parlamentari che la valanga di accuse sui suoi poco chiari legami con alcune aziende di consulenza finanziaria non sono vere. L’ex deputato repubblicano del Missouri “creativo” venne bocciato dagli elettori dopo che decise di lasciare la Camera per tentare di conquistare il seggio al Senato e che nelle sue consulenze finanziarie aveva inventato deduzioni fiscali inesistenti.
La sua nomina ha suscitato dibattiti sia a causa della sua mancanza di esperienza tecnica in ambito fiscale sia per il suo acceso estremismo politico. Nato nel 1955 a Springfield, in Missouri, prima di entrare alla Camera, Long ha lavorato come banditore d’asta, agente immobiliare e conduttore radiofonico. È stato eletto nel 2010, seggio che ha mantenuto fino al 2023. Durante il suo mandato, ha sostenuto proposte per abolire l’IRS che ora è stato chiamato a dirigere.
Questa è stata la prima domanda “velenosa” che gli ha rivolto la senatrice democratica Elizabeth Warren. “Spiegaci come sei in grado di gestire un ufficio delle tasse che quando eri alla Camera volevi eliminare”, ha chiesto la parlamentare del Massachussetts, avvocata fiscalista e professoressa di diritto commerciale. Nelle sue risposte, Long si è trincerato con “rispetterò la legge” e “svolgerò in modo solerte il ruolo di responsabile dell’ufficio delle tasse”.
Finita l’audizione, il presidente della Commissione Finanze del Senato, il repubblicano Mike Crapo, ha affermato che Long ha spiegato bene il suo lavoro sui crediti d’imposta e che sostiene la sua candidatura. Crapo non ha voluto rispondere alle domande sulle qualità morali e sui crediti d’imposta inventati da Long.
WARREN: Can POTUS legally tell the IRS to change someone’s nonprofit status?
BILLY LONG: I’m not able to answer
WARREN: You can’t read these words and tell me what those words say?!
LONG: I can read the statute and I did
WARREN: Then tell me what they mean! pic.twitter.com/LKHkEeXsAE
— Aaron Rupar (@atrupar) May 20, 2025
Dopo la sua uscita dal Congresso, Long ha lavorato come consulente fiscale per piccole imprese. La sua nomina a commissario dell’IRS è stata accolta con favore da alcuni esponenti repubblicani, che hanno elogiato la sua esperienza imprenditoriale e la sua vicinanza alle esigenze dei contribuenti.
Tuttavia, la sua nomina ha sollevato preoccupazioni. Le critiche si concentrano sulla sua mancanza di esperienza formale in ambito fiscale o contabile e sul suo coinvolgimento nella promozione del Employee Retention Tax Credit (ERTC), un credito d’imposta introdotto durante la pandemia. Dopo aver lasciato il Congresso, Long ha collaborato con aziende, come Commerce Terrace Consulting e Lifetime Advisors, che promuovano questa esenzione fiscale, indagate per frodi e abusi. Un’altra azienda era la White River Energy Corporation, una società petrolifera e del gas con sede in Arkansas per la quale Long agiva come agente di riferimento per la promozione di crediti d’imposta tribali. Esenzioni che il Dipartimento del Tesoro ha affermato che non esistono. La White River Energy inoltre è stata accusata di aver utilizzato l’identità e l’immagine di tribù native americane senza il loro consenso per vendere crediti d’imposta inesistenti. I senatori Ron Wyden e Catherine Cortez Masto hanno richiesto un’indagine penale su queste pratiche, sottolineando i legami finanziari diretti di Long con White River e altre entità coinvolte nella truffa. I due senatori hanno espresso preoccupazione che, se confermato come commissario dell’IRS, Long potrebbe ostacolare le indagini che ancora sono in corso.

La senatrice Elizabeth Warren, invece, ha espresso preoccupazione sia per il fatto che Long abbia incoraggiato le aziende a chiedere le esenzioni inesistenti, sia perché afferma che Long non è professionalmente preparato per un carica simile perché la sua certificazione come “consulente fiscale” si basa su un corso di tre giorni tenuto in Florida nel 2023 alla fine dei quali ha ottenuto una certificazione come “Certified Tax and Business Advisor” (CTBA) a conclusione di un corso tenuto da un’agenzia privata non riconosciuta ufficialmente dall’Ufficio delle Tasse, sollevando dubbi sulla sua preparazione per guidare l’IRS che al momento è al centro di una serie di cambiamenti nella leadership, con tre commissari che si sono succeduti nel 2025, riflettendo un periodo di instabilità all’interno dell’agenzia.
La nomina di Billy Long a capo dell’IRS rappresenta una scelta controversa, con sostenitori che evidenziano la sua esperienza imprenditoriale e critici che mettono in dubbio la sua competenza tecnica e le sue precedenti posizioni politiche riguardo all’agenzia che è stato chiamato a guidare.
Dopo che Donald Trump ha annunciato la sua nomina, Long ha ricevuto oltre 130.000 dollari in donazioni, utilizzate per ripagare debiti personali derivanti dalla sua fallita campagna al Senato del 2022. Molti di questi fondi provenivano da dirigenti legati a società sotto inchiesta per frodi fiscali.
Durante il suo mandato al Congresso, Long ha co-sponsorizzato proposte di legge per abolire l’IRS e sostituire l’imposta sul reddito con una tassa nazionale sulle vendite. Proposte che evidenziano le preoccupazioni se sia lui la persona giusta a guidare l’agenzia che voleva smantellare.