Nelle ultime settimane, il presidente Trump ha più volte definito come un “regalo” il Boeing 747 da 400 milioni di dollari offertogli dal governo del Qatar. Tuttavia, secondo un reportage della CNN, sarebbe stato proprio il leader statunitense a richiedere il “dono” in questione.
Come rivelato da quattro fonti vicine al governo, i funzionari dell’amministrazione federale, si sono rivolti inizialmente al Qatar per chiedere informazioni sull’acquisizione di un Boeing 747, che avrebbe potuto essere utilizzato come Air Force One dal presidente USA.
Dopo l’insediamento di Trump a gennaio, secondo le fonti, la Boeing avrebbe riferito al Pentagono che l’azienda non sarebbe stata in grado di consegnare i nuovi jet che stava costruendo per sostituire i vecchi aerei presidenziali per altri due anni. Tuttavia, visti i tempi così lunghi, “Trump ha incaricato il suo inviato in Medio Oriente Steve Witkoff di trovare un elenco di aerei validi”. La Boeing ha poi fornito ai funzionari della Difesa un elenco di altri clienti della società in tutto il mondo.
Alla fine il Dipartimento della Difesa si è rivolto al Qatar. Tutto ciò è in contrasto con quanto affermato da Trump, che ha ripetutamente descritto il potenziale accordo con il governo locale come un ‘gesto’ o un ‘contributo’ della famiglia reale del Qatar. “Un regalo, gratuito’”, ha scritto lo stesso leader MAGA sui suoi profili social, riferendosi al velivolo.
Il presidente ha inoltre aggiunto che avrebbe dovuto essere una “persona stupida” per rifiutare un “aereo gratis” da un governo straniero.
A febbraio, Trump ha visitato il velivolo del Qatar con alcuni collaboratori mentre si trovava all’aeroporto di Palm Beach, in Florida, vicino al suo resort di Mar-a-Lago. In seguito, il direttore delle comunicazioni di Trump, Steven Cheung, dichiarò che il presidente era salito a bordo “per testare il nuovo hardware”.
I dettagli sul contatto tra l’amministrazione USA e quella del Qatar gettano nuova luce sulle origini del potenziale trasferimento del jet, che ha provocato parecchi malumori a Washington. Democratici e diversi influenti repubblicani, che di solito sono convinti sostenitori del presidente, hanno dichiarato di opporsi al potenziale accordo per motivi etici.
Le quattro persone a conoscenza delle discussioni affermano che l’operazione è ancora in fase di elaborazione da parte degli avvocati delle due parti. Lunedì, la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha definito il potenziale trasferimento una “donazione al nostro Paese”, affermando che la famiglia reale del Qatar “si è offerta di donare questo aereo all’aeronautica militare degli Stati Uniti, dove tale donazione sarà accettata nel rispetto di tutti gli obblighi legali ed etici”.
Al di là delle questioni etiche e legali, adattare e installare le necessarie apparecchiature di sicurezza e di comunicazione su un aereo “donato” da un altro governo, anche se amico, è un lavoro lunghissimo e molto costoso.
Le agenzie di spionaggio e di sicurezza statunitensi incaricate della revisione dovrebbero sostanzialmente smontare l’aereo fino alla sua struttura e ricostruirlo con le attrezzature necessarie. Come rivelato dalla CNN, per portare a termine le varie operazioni, potrebbero volerci due anni.