Wendy McMahon si è dimessa da CEO di CBS News, segnalando un crescente disaccordo con la direzione della casa madre, Paramount Global. La decisione ha sorpreso la redazione, già scossa dalla recente uscita del produttore di 60 Minutes, Bill Owens, che aveva denunciato interferenze sul lavoro giornalistico, definendolo “non più indipendente”. Secondo indiscrezioni, avrebbero contribuito alla crisi sia le pressioni derivanti da una causa da 20 miliardi di dollari intentata da Donald Trump per un’intervista a Kamala Harris trasmessa poco prima delle elezioni del 2024, sia le tensioni legate al tentativo di fusione con Skydance.
McMahon, appoggiata da gran parte dello staff, ha lasciato l’incarico in un clima di incertezza, con timori crescenti per una possibile svolta sensazionalista della linea editoriale sotto la nuova dirigenza. Secondo The Independent, la decisione non sarebbe stata volontaria: i vertici di Paramount Global le avrebbero chiesto di farsi da parte.
“Questo è stato uno dei capitoli più significativi della mia carriera”, ha dichiarato McMahon. “Guidare questa straordinaria organizzazione è stato l’onore di una vita, grazie alla possibilità di lavorare al fianco di persone incredibili. L’impegno per la verità, l’equità e la qualità dell’informazione è un valore inaffondabile. Sostenere il giornalismo prodotto dalle nostre stazioni e uffici, celebrare i successi dei nostri programmi e dei nostri marchi, elevando le nostre storie e le nostre persone… è stato un privilegio e una gioia”.