Donald Trump e Vladimir Putin al telefono per quasi due ore e mezzo per parlare della guerra in Ucraina. Al termine della chiamata, il capo della Casa Bianca ha annunciato che Mosca e Kiev inizieranno “immediatamente” negoziati per un cessate il fuoco e per porre fine al conflitto.
Parlando con i giornalisti nel Rose Garden della Casa Bianca con accanto la First Lady Melania, in occasione della firma del provvedimento contro il revenge porn, Trump ha detto che nel lungo colloquio con Putin sono stati fatti alcuni progressi, ma non ha aggiunto altro. È comunque sembrato ottimista che un accordo possa essere trovato.
Poco prima con un post su Truth Social, aveva descritto la conversazione come “molto positiva”, sottolineando che il tono e lo spirito dell’incontro erano eccellenti – “lasciano ben sperare” – e che “Russia e Ucraina avvieranno immediatamente i negoziati per un cessate il fuoco e, soprattutto, per la FINE della guerra. Le condizioni per questo saranno negoziate tra le due parti perché conoscono dettagli di un negoziato di cui nessun altro è a conoscenza.”
Tuttavia nonostante l’annuncio di imminenti negoziati, non è stato ancora raggiunto un accordo concreto per un cessate il fuoco e il Cremlino ha negato che siano stati fissati tempi specifici per l’inizio dei colloqui.
Il capo della Casa Bianca ha suggerito che i futuri colloqui di pace potrebbero svolgersi in Vaticano, con la mediazione di Papa Leone XIV. Trump ha dichiarato di aver immediatamente informato i leader europei del contenuto della telefonata. “Il Vaticano, rappresentato dal Papa, ha dichiarato di essere molto interessato a ospitare i negoziati. Che il processo abbia inizio!”, ha aggiunto Trump su Truth Social, che poco prima aveva invitato il Pontefice alla Casa Bianca.
L’invito lo ha portato di persona il vicepresidente che è stato ricevuto oggi in Vaticano. JD Vance ha lasciato intendere che Donald Trump potrebbe offrire incentivi economici a Vladimir Putin in cambio di concessioni sull’Ucraina, nel tentativo di rilanciare i colloqui di pace. “Ci sono molti vantaggi economici nel riavvicinamento tra la Russia e il resto del mondo, ma non li otterrai se continui a uccidere innocenti”, ha detto Vance. Ha poi ribadito che gli Stati Uniti sono pronti a ritirarsi dal ruolo di mediatori se non ci saranno progressi concreti: “Siamo consapevoli che c’è una certa impasse e credo che il presidente dirà a Putin: sei serio? Vuoi davvero trattare?”. Secondo il vicepresidente, il leader del Cremlino ha creato una situazione in cui non sa ora come uscirne fuori: non può continuare all’infinito una guerra e nello stesso tempo deve salvare la faccia con i suoi sostenitori.
La telefonata di oggi con Putin segna la terza volta nota che i due leader si parlano al telefono da quando Trump si è insediato a gennaio e arriva in un momento in cui il capo della Casa Bianca è sempre più frustrato dal rifiuto del presidente russo di raggiungere un accordo di pace con l’Ucraina.
La Russia vuole scambi commerciali “su larga scala con gli Stati Uniti quando questo catastrofico bagno di sangue sarà finito e sono d’accordo – scrive Trump su Truth Social -. La Russia ha un’enorme opportunità di creare enormi quantità di posti di lavoro e ricchezza. Il suo potenziale è illimitato. Allo stesso modo, l’Ucraina può trarre grandi benefici dal punto di vista commerciale, nel processo di ricostruzione del suo Paese”.
Il capo della Casa Bianca ha anche scritto di aver parlato con il presidente ucraino Zelensky subito dopo che aveva finito di parlare con Putin, per informarlo della lunga conversazione. Da Kiev, nel corso di un incontro con i giornalisti, Zelensky ha detto di aver chiesto a Trump di non prendere decisioni sull’Ucraina “senza di noi” prima che il presidente degli Stati Uniti parlasse con il capo del Cremlino. “Queste sono questioni di principio per noi e molto importanti”.
Putin, secondo quanto afferma il Washington Post, dal canto suo avrebbe confermato la disponibilità della Russia a lavorare su un “memorandum” per un potenziale cessate il fuoco, ma ha ribadito le sue condizioni, tra cui la rinuncia dell’Ucraina all’adesione alla NATO e la cessione dei territori occupati. Ha definito la conversazione con Trump “franca e utile”, ma non ha accettato la proposta di una tregua immediata di 30 giorni avanzata da Trump e sostenuta dal presidente ucraino Zelensky.
Tuttavia, funzionari statunitensi, tra cui il vicepresidente JD Vance e il segretario di Stato Marco Rubio, hanno espresso scetticismo riguardo alle intenzioni di Putin, sottolineando che la Russia continua le operazioni militari, incluso un massiccio attacco con droni nel fine settimana.
La comunità internazionale osserva con attenzione questi sviluppi, preoccupata che l’approccio di Trump possa favorire la Russia e indebolire la posizione dell’Ucraina nei negoziati.