È apparsa sugli scaffali accanto alle bibite, agli snack e ai preservativi, rompendo una barriera culturale che sembrava incrollabile. La pillola del giorno dopo sta finalmente uscendo dall’ombra delle farmacie per diventare un bene di prima necessità, reperibile 24 ore su 24 nei minimarket, nelle stazioni di servizio e nei negozi aperti senza sosta.
Come un litro di latte o un pacchetto di gomme, ora anche la contraccezione d’emergenza può essere acquistata con semplicità e riservatezza, senza dover affrontare sguardi indiscreti o ostacoli burocratici.
A guidare questo cambiamento è Cadence, azienda con sede a Oakland, in California, che ha lanciato la sua pillola “Morning After” nei negozi di tutti gli Stati Uniti. Dall’ingresso in Texas nel marzo 2024, il prodotto è arrivato in oltre 11.000 punti vendita in 48 stati, con le sole Hawaii e South Dakota come ultime resistenze. Il piano della società è dichiarato senza mezzi termini: rendere il prodotto disponibile ovunque sia venduto un preservativo.
In effetti, mentre un terzo dei profilattici maschili viene acquistato nei negozi, i metodi anticoncezionali femminili continuano a essere confinati dietro un bancone. La pillola del “giorno dopo”, che agisce ritardando l’ovulazione se assunta entro 72 ore da un rapporto non protetto, è sicura ed efficace, non è abortiva né dannosa per la fertilità, eppure continua a essere circondata da pregiudizi.
Secondo una ricerca, molte donne non sanno nemmeno che sia acquistabile senza ricetta. Negli stati dove l’aborto è vietato, come Texas o Tennessee, una su due pensa erroneamente che il farmaco sia addirittura illegale. A peggiorare le cose vi sono le campagne di disinformazione promosse da gruppi religiosi conservatori, che la descrivono in modo fuorviante.
Il quadro legislativo, dopo la cancellazione del diritto federale all’aborto da parte della Corte Suprema, ha reso più complicato l’accesso ai servizi riproduttivi in molte aree. I centri che fornivano anche anticoncezionali sono stati costretti a chiudere, lasciando le giovani, prive di punti di riferimento. In questo scenario, l’accessibilità diventa cruciale.
Cadence ha colto questa necessità e ha puntato sulla distribuzione in negozi fruibili a ogni ora, superando non solo le barriere fisiche, ma anche quelle sociali e psicologiche. I dati parlano chiaro: le ricerche online sulla contraccezione d’emergenza aumentano durante la notte, quando le farmacie sono chiuse ma i 7-Eleven restano aperti.
Anche i costi hanno un ruolo importante. Se prodotti come Plan B One Step possono superare i 50 dollari a confezione, l’azienda farmaceutica ha scelto un costo medio di 25 dollari, calibrato in base a uno studio sui comportamenti dei consumatori: sotto i 15 dollari le donne dubitavano dell’efficacia, sopra i 30 diventava troppo oneroso.
Le barriere restano, soprattutto per le ragazze, che spesso devono affrontare timori legati alla privacy, mancanza di trasporti, coperture assicurative o disponibilità locale. La battaglia, quindi, non è solo medica o legale, ma anche culturale.
Rendere la contraccezione visibile, normale, quotidiana è un passo verso la de-stigmatizzazione della salute sessuale femminile. Secondo quanto riportato dai vertici di Cadence, il prodotto potrebbe presto arrivare anche nei distributori automatici e nei campus universitari.