L’ufficio personale dell’ex presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato che gli è stata diagnosticata una “forma aggressiva” di cancro alla prostata con metastasi estese alle ossa.
“La scorsa settimana – si legge nel comunicato ufficiale – Joe Biden è stato visitato per un nuovo controllo di un nodulo alla prostata, dopo aver manifestato un aumento dei sintomi urinari. Venerdì gli è stato diagnosticato un cancro alla prostata, caratterizzato da un punteggio di Gleason di 9 (Grado Gruppo 5) con metastasi ossee. Sebbene questa rappresenti una forma più aggressiva della malattia, il cancro sembra essere sensibile agli ormoni, il che consente una gestione efficace”.
In termini medici, il Grado Gruppo 5 è uno dei livelli più elevati del punteggio di Gleason, più difficile da trattare perché è già a uno stadio avanzato. L’ex presidente, che si trova nella sua residenza a Wilmington, in Delaware, con la sua famiglia, starebbe “valutando le terapie” con il suo entourage medico.
Dal mondo politico arrivano le prime reazioni. L’attuale presidente Donald Trump, insieme alla moglie Melania, si è detto “addolorato” su Truth Social “per la recente diagnosi medica di Joe Biden. Porgiamo i nostri più sentiti auguri a Jill e alla famiglia e auguriamo a Joe una rapida e positiva guarigione”. Segue anche la vicepresidente di Biden, Kamala Harris: “Doug e io siamo addolorati nell’apprendere della diagnosi di cancro alla prostata del Presidente Biden. Teniamo lui, Dr. Jill e tutta la loro famiglia nei nostri cuori e nelle nostre preghiere in questo momento. Joe è un combattente e so che affronterà questa sfida con la stessa forza, resilienza e ottimismo che hanno sempre caratterizzato la sua vita e la sua leadership. Speriamo in una sua completa e rapida guarigione”.
Durante il suo mandato, nel 2023, a Biden era già stata diagnosticata una forma di cancro alla pelle. Era stato operato per rimuovere un carcinoma basocellulare dal petto. I medici che all’epoca lo seguirono confermarono che tutto il tessuto canceroso era stato rimosso con successo. Anche il figlio primogenito dell’ex presidente Beau era morto nel 2015 per un tumore al cervello.
La salute di Biden era stata al centro della scorsa campagna elettorale per le presidenziali di novembre 2025. I suoi oppositori si concentravano soprattutto sulla sua età (82 anni e presidente più longevo degli USA), sui possibili problemi cognitivi e di mobilità.
Con un gesto che gli era costato tanta amarezza, l’ex presidente, a pochi mesi dal voto, aveva lasciato il campo a Kamala Harris per continuare la corsa, ma la candidata democratica è stata battura da Trump. In diversi nel partito non avevano condiviso la scelta di Harris, considerata una vice presidente poco incisiva, ma alla fine i “saggi” dei democratici, nel nome dell’unità del partito, avevano appoggiato la sostituzione in corsa per non scatenare una guerra intestina. Oggi il partito è di nuovo spaccato e senza leadership; ci sono i giovani che ne chiedono a gran voce lo svecchiamento con la rottamazione dei dirigenti più senior, anche prima delle elezioni di metà mandato che si terranno nel 2026.