Il Dipartimento per la sicurezza interna starebbe valutando l’idea di promuovere un nuovo reality show basato sul sistema di immigrazione americano, in cui i concorrenti gareggiano tra loro per conquistare la cittadinanza. L’iniziativa è stata proposta al DHS da Rob Worsoff, un produttore televisivo di origini canadesi.
Come comunicato dalla portavoce dell’agenzia, Tricia McLaughlin, le sfide tra i partecipanti si baserebbero su una serie di tradizioni ed usanze statunitensi. “Il discorso in generale era una celebrazione dell’essere americani e del privilegio di poter essere cittadini degli USA”, ha aggiunto McLaughlin in merito allo scopo del programma, spiegando che il DHS era felice di esaminare “proposte originali”.
Worsoff, un canadese-americano di 49 anni, ha affermato di aver avuto pensato al reality per la prima volta durante il suo processo di naturalizzazione. Ha spiegato che i partecipanti dovranno sfidarsi in diversi Stati, in modo da mettere in risalto le varie eccellenze americane, come la NASA.
Il produttore ha inoltre spiegato che nessuno degli immigrati verrà penalizzato a causa del suo status, né verrà deportato in caso di sconfitta al termine del programma.
“Quello che succederà è che conosceremo queste persone, le loro storie e i loro percorsi, e li celebreremo come esseri umani”, ha detto. “Stiamo dando un volto a queste persone, al loro percorso”, ha affermato Worsoff, “Non sarà un Hunger Games per immigrati. Non c’è nessuno che ci rimette in questo programma, è ridicolo anche solo insinuare il contrario. Chi perde non verrà caricato su una barca e spedito via”.
Il 49enne ha inoltre rivelato di aver già proposto in passato al DHS la realizzazione di un reality simile, più precisamente nel 2012, quando alla guida degli USA vi era il presidente Barack Obama. Tuttavia, la sua richiesta non andò a buon fine.
Ora, però, le cose potrebbero cambiare. L’immigrazione è uno dei temi dominanti negli USA, in particolare da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca. Sotto la guida di Kristi Noem, inoltre, il DHS si è spesso concentrato su eventuali strategie pubblicitarie e reality show in grado di mettere in mostra le dure politiche sull’immigrazione promosse dall’amministrazione federale.
Tuttavia, al momento il progetto di Worsoff non sarebbe ancora finito sulla scrivania di Noem. “Ogni proposta viene sottoposta a un attento processo di verifica prima di essere respinta o approvata”, ha comunicato il DHS.