C’è un sospettato nell’esplosione di un’auto nei pressi di una clinica per la procreazione assistita di American Reproductive Centers, sulla North Indian Canyon Drive, che sabato mattina ha sconvolto la comunità di Palm Springs, in California. Si tratta di Guy Edward Bartkus, 25 anni, residente di Twentynine Palm, che una cittadina di 28 mila abitanti a 100 chilometri dal luogo dell’incidente.
Le autorità hanno riferito che Bartkus si era diretto con la sua auto davanti alla clinica con l’intenzione di farsi esplodere. Aveva anche cercato di riprendere e diffondere l’attentato sui social – è stato ritrovato un treppiede vicino al luogo dell’incidente –. Sui social media, si parla di un manifesto anti-natalità scritto dal venticinquenne, contrario all’idea di far nascere delle persone contro il loro volere. In una registrazione vocale sul sito “promortalism.com” si sente la voce di Bartkus dire: “Ho pensato di fare una registrazione per spiegare perché ho deciso di bombardare un edificio o una clinica per la fecondazione in vitro. Il punto è che sono arrabbiato per il fatto di esistere e perché nessuno ha ottenuto il mio consenso per portarmi qui”. Le autorità non hanno confermato queste dichiarazioni.
Durante le indagini, sono stati trovati accanto all’auto esplosa anche due fucili, un AK-47 e un AR-15, e delle munizioni.
L’unica vittima dell’incidente è lo stesso sospettato, hanno riferito le autorità. Altre quattro persone sono state ferite, nessuna delle quali fa parte dello staff della clinica né è un paziente. Il direttore, il dottor Maher Abdallah, aveva confermato tutti i dipendenti erano al sicuro e che sabato mattina non c’erano clienti.
“Continueremo a trattare il caso come un attentato intenzionale – ha commentato Akil Davis, vicedirettore dell’ufficio dell’FBI di Los Angeles –. Ma la città è sicura”.
L’esplosione è stata una delle più violente nella storia della California Meridionale. Oltre ad aver distrutto gli uffici della clinica destinati alle visite mediche, una grande quantità di detriti è stata sparsa per 250 metri sulla strada antistante alla clinica, anche se l’auto è scoppiata in un parcheggio sul lato opposto del palazzo. Interi quartieri sono stati chiusi o evacuati per permettere alle autorità di svolgere le indagini in sicurezza.