L’ex capo dell’FBI accusato di istigazione all’assassinio del presidente USA
La segretaria alla Sicurezza interna, Kristi Noem, ha dichiarato giovedì che le forze dell’ordine federali stanno indagando su un post pubblicato sui social media dall’ex direttore dell’FBI, James Comey, accusato di incitamento all’assassinio del presidente Trump. Comey ha pubblicato su Instagram una foto raffigurante delle conchiglie disposte a formare il numero “8647”. Nel linguaggio del web, 86 è un termine gergale che ha il significato di “buttare via”, “sbarazzarsi di” ed in alcuni casi “uccidere”. “8647” è uno slogan usato da tempo dagli oppositori di Trump, il quarantasettesimo presidente della storia statunitense. Il post, successivamente cancellato, ha scatenato l’indignazione dei conservatori sui social media, con lo stesso Donald Jr., figlio del tycoon, che ha accusato l’ex direttore dell’FBI di aver chiesto l’uccisione di suo padre.
L’attuale leader del bureau, Kash Patel, ha dichiarato di essere a conoscenza della vicenda e di star parlando con i servizi segreti e il loro direttore. “Il DHS e i Servizi Segreti stanno indagando su questa minaccia e risponderanno in modo appropriato”, ha invece affermato Noem. Da canto suo, infine, Comey si è giustificato dicendo: “Non sapevo che alcune persone associassero quei numeri alla violenza. Non ci avevo mai pensato. Ma sono contrario ad ogni forma di violenza”.
Le autorità serbe fermano il progetto del Trump Hotel di Belgrado
Come riferito dal New Tork Times, il progetto da 500 milioni di dollari per la costruzione di un Trump International Hotel a Belgrado, promosso dalla società del genero Jared Kushner, è stato sospeso dalle autorità locali. La decisione è arrivata dopo che un alto funzionario del governo serbo ha confessato di aver falsificato un documento per revocare lo status di bene culturale di un edificio storico, l’ex sede del Ministero della Difesa jugoslavo, situato nell’area destinata alla costruzione. Il progetto aveva ottenuto l’approvazione provvisoria del governo lo scorso anno, dopo l’ok da parte di Goran Vasic, capo dell’agenzia incaricata della tutela dei monumenti.
Affinity Partners, la società di Kushner, ha dichiarato in un comunicato di non aver avuto alcun ruolo nella valutazione dello status culturale del sito. I lavori sul sito non sono ancora iniziati e il futuro del progetto è ora più che mai incerto.
I dipendenti del Kennedy Center contro i licenziamenti di Trump
I dipendenti del John F. Kennedy Center for the Performing Arts hanno annunciato la creazione di un nuovo sindacato, in risposta ai numerosissimi licenziamenti promossi dall’amministrazione federale. Il gruppo, denominato “Kennedy Center United Arts Workers”, sarà affiliato alla UAW e rappresenterà oltre 90 lavoratori dei dipartimenti di programmazione artistica, istruzione, marketing e sviluppo. Il centro, finanziato da fondi pubblici e privati, è stato travolto da un’ondata di cambiamenti dopo l’insediamento di Trump.
A febbraio, il leader MAGA ha licenziato il presidente del Kennedy Center, David Rubenstein, e tutti i membri del consiglio di amministrazione nominati precedentemente da Joe Biden. Da allora, afferma un sindacalista che lavora nella divisione istruzione, “la comunicazione tra i dirigenti e il personale si è ridotta a email rare e distanziate. Non abbiamo tenuto riunioni con tutto il personale. Le riunioni con i dirigenti sono state sospese. Abbiamo anche nuovi dipendenti e collaboratori che si presentano nei nostri uffici senza essere presentati”. Secondo quest’ultimo, inoltre, la nuova dirigenza “ha pochissima o nessuna esperienza nel campo artistico o della gestione di organizzazioni non-profit”.
Corte Suprema, al via il dibattito sulla possibile abolizione dello ius soli
Giovedì la Corte Suprema degli Stati Uniti ha tenuto un’udienza molto attesa sull’ordine esecutivo del presidente Trump, che mira a limitare la cittadinanza per diritto di nascita ai figli di immigrati illegali o di genitori che non hanno la residenza permanente nel Paese. I giudici sono apparsi alquanto divisi sull’argomento. Il dibattito, inoltre, si è concentrato più sul potere dei tribunali federali di bloccare ordini presidenziali su scala nazionale che sulla questione costituzionale della cittadinanza. Tuttavia, nessuno dei nove magistrati ha sostenuto esplicitamente le affermazioni dell’Amministrazione. La sentenza della Corte Suprema è prevista entro la fine di giugno.
Musk accetta pagamenti da account legati ai terroristi
Secondo un’inchiesta del New York Times, la piattaforma di Elon Musk, leader del Dipartimento per l’efficienza governativa, continua ad accettare pagamenti per l’assegnazione della spunta blu da parte di account legati a gruppi terroristici o a organizzazioni sanzionate dal governo statunitense. Stando al rapporto redatto dal Tech Transparency Project, X ha continuato a ricevere pagamenti da conti apparentemente affiliati a leader di Hezbollah, funzionari Houthi e leader delle milizie in Siria e Iraq. Gli abbonamenti, che costano 8 dollari al mese, offrono agli utenti una spunta blu, un tempo riservata alle celebrità, e includono alcuni vantaggi. Tra questi, un posizionamento più prominente nell’algoritmo di X, la possibilità di modificare i post e la possibilità di condividere video più lunghi.
Secondo il Tech Transparency Project, più di 200 account collegati a gruppi terroristici hanno sottoscritto un abbonamento con il social di Musk. Le policy di X vietano a queste associazioni di acquistare le spunte blu, ed al momento non è chiaro come le organizzazioni e gli individui menzionati nel rapporto siano riuscite ad aggirare tali regole.
Stop alle raccomandazioni dei vaccini anti-Covid
L’amministrazione Trump sta pianificando di abbandonare le raccomandazioni di routine sui vaccini anti-Covid-19 per donne incinte, bambini e adolescenti. Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, guidato da Robert F. Kennedy Jr, noto per le sue posizioni no-vax, apporterà la modifica in vista dell’introduzione di un nuovo quadro normativo per l’approvazione dei vaccini. La tempistica dell’annuncio non è chiara, ma potrebbe arrivare entro pochi giorni. Attualmente, il CDC raccomanda la vaccinazione contro il Covid-19 per tutti coloro che hanno un’età pari o superiore a sei mesi. Non è inoltre chiaro se l’HHS intenda revocare completamente queste raccomandazioni o semplicemente consigliare ai pazienti di consultare il proprio medico in merito a rischi e benefici.