Tiro mancino dei repubblicani conservatori della Commissione Bilancio della Camera: hanno bloccato l’approvazione del mega-disegno di legge del budget federale preparato dal loro partito, sostenendo che la proposta, volta a soddisfare l’agenda del presidente Trump, aggrava eccessivamente il deficit.
Si è trattata di una ribellione che lo speaker della Camera Mike Johnson era convinto di essere riuscito a placare. Una rivolta che mette in pericolo la possibilità di varare la legge di bilancio prima della pausa del Memorial Day, il 26 maggio. Una battuta d’arresto che evidenzia il precario equilibrio della maggioranza, perché senza il sostegno dei repubblicani conservatori la proposta non può essere approvata e qualsiasi modifica Johnson cercherà di proporre per ottenere il loro sostegno alienerà i più moderati.
Cinque parlamentari repubblicani – Chip Roy del Texas, Ralph Norman della Carolina del Sud, Josh Brecheen dell’Oklahoma, Andrew Clyde della Georgia e Lloyd Smucker della Pennsylvania – si sono uniti ai democratici nel voto nella Commissione Bilancio per bloccare la proposta. La mozione per far avanzare il disegno di legge al voto della Camera è stata respinta con 21 voti, mentre i favorevoli sono stati 16. Dopo la bocciatura Smucker ha detto che, quando il disegno di legge arriverà alla Camera, voterà a favore.
“Questo disegno di legge è profondamente carente – ha dichiarato Chip Roy prima del voto, motivando la sua opposizione -. Non fa quello che è stato promesso per ridurre il deficit di bilancio”.
We were making progress, but the vote was called, and the problems were not resolved, so I voted no. I am staying in Washington this weekend to deliver. Medicaid Work requirements must start NOW not 2029 & the Green New Scam must be fully repealed, as President Trump called for. pic.twitter.com/2305O08E8M
— Chip Roy (@chiproytx) May 16, 2025
Il disegno di legge che il GOP sta cercando di far approvare renderebbe permanenti i tagli fiscali di Trump del 2017 ed eliminerebbe le tasse su mance e straordinari fino al 2028, rispettando una promessa della campagna elettorale. I tagli alla mutua Medicaid, ai buoni pasto e ai sussidi per l’energia pulita compenserebbero in parte il costo di circa 3,8 mila miliardi di dollari di queste misure fiscali in 10 anni, oltre all’aumento della spesa per la difesa e per rendere i confini più sicuri.
I repubblicani conservatori chiedono modifiche sostenendo che la Casa Bianca non ha ridotto la spesa federale. Il “Committee for a Responsible Federal Budget”, un gruppo apartitico che esamina le proposte del bilancio federale, ha stimato che il budget proposto aggiungerà circa 3,3 mila miliardi di dollari al deficit nel prossimo decennio. I conservatori alla Camera hanno dichiarato di non voler votare una legge che non riduca il debito.
La rivolta costringerà ora lo speaker della Camera a questo difficile equilibrismo politico in modo da trovare la formula magica per convincere il gruppo dei conservatori senza perdere il sostegno dei moderati del suo partito.
I cambiamenti che i conservatori vogliono vanno al cuore delle preoccupazioni dei loro colleghi più centristi. Tra le principali frustrazioni degli intransigenti, ci sono: il fatto che una misura che impone obblighi lavorativi ai beneficiari della mutua Medicaid senza figli e senza disabilità non entrerà in vigore prima del 2029; i crediti d’imposta per l’energia pulita ampliati dall’Inflation Reduction Act (IRA) di Joe Biden del 2022, che concede incentivi fiscali per promuovere la transizione energetica per ridurre le emissioni di carbonio e per stimolare l’industria nazionale delle energie rinnovabili. Fra questi, anche una riduzione di 7.500 dollari per l’acquisto di veicoli elettrici nuovi e fino a 4.000 dollari per quelli usati, vincolati all’acquisto di auto di produzione domestica. Che i conservatori considerano un regalo alla Tesla di Elon Musk.
L’allarme alla Casa Bianca lo aveva dato nei giorni scorsi il parlamentare Josh Hawley, uno dei fedelissimi di Trump, che aveva definito i tagli “moralmente sbagliati” e “politicamente pericolosi”, sottolineando che le richieste dell’Amministrazione mettono a rischio la maggioranza alla Camera nel 2026. Le misure volute dal presidente potrebbero portare alla perdita di copertura sanitaria per più di otto milioni di americani.
La sconfitta è arrivata nonostante Trump avesse tentato di convincere gli “irriducibili” del suo partito. “Dobbiamo essere uniti in sostegno dell’One big beautiful bill”, ha scritto il presidente su Truth. “Non solo taglia le tasse a tutti gli americani, ma caccerà dal Paese milioni di illegali che sfruttano il Medicaid per proteggerlo in favore di coloro che ne hanno davvero bisogno. Il Paese soffrirà molto senza questa legislazione, con le tasse che aumenteranno del 65%”, ha ammonito.
Ma la proposta del budget non piace neanche al senatore repubblicano Rand Paul, esponente di punta dell’ala libertaria del partito, che l’ha criticata. “Si aumenta il tetto del debito di 5 mila miliardi di dollari. È una cosa storica. Nessuno ha mai aumentato il tetto del debito di così tanto”, ha ribadito a Fox News di non sostenere il provvedimento. I repubblicani al Senato hanno la maggioranza con un solo voto.
Per ora lo speaker della Camera sta cercando di mediare con gli irriducibili. È stato annunciato che la Commissione Bilancio si riunirà domenica sera per riesaminare il mega-disegno di legge. Non è chiaro quali modifiche, se ce ne sono, i leader repubblicani abbiano concordato di apportare prima di questo nuovo incontro.