Durante il concerto d’apertura del suo tour europeo Land of Hope & Dreams, Bruce Springsteen ha acceso il pubblico di Manchester con un discorso in cui ha attaccato duramente Donald Trump e la sua amministrazione.
“La potente E Street Band è qui stasera per invocare il potere giusto dell’arte, della musica, del rock n’ roll in tempi pericolosi”, ha affermato il Boss dinanzi ai fan, “Casa mia, l’America che amo, l’America di cui ho scritto e che è stata un faro di speranza e libertà per 250 anni, è attualmente nelle mani di un’amministrazione corrotta, incompetente e traditrice. Stasera chiediamo a tutti coloro che credono nella democrazia e nel meglio dello spirito americano di unirsi a noi e di alzare la voce contro l’autoritarismo”.
“L’ultimo freno al potere, dopo che i pesi e contrappesi del governo sono falliti, sono le persone”, ha aggiunto Springsteen nel corso del concerto, “In America, gli uomini più ricchi si compiacciono di abbandonare i bambini più poveri del mondo alla malattia e alla morte. Questo sta accadendo ora. Nel mio Paese, stanno provando un piacere sadico nell’infliggere dolore ai leali lavoratori americani, stanno annullando le storiche leggi sui diritti civili che hanno portato a una società più giusta”.
Parlando dell’operato del governo Trump 2.0, la rockstar statunitense ha poi spiegato: “Stanno abbandonando i nostri grandi alleati per schierarsi con i dittatori, contro coloro che lottano per la propria libertà. Stanno tagliando i fondi alle università americane che non si piegano alle loro richieste ideologiche. Stanno allontanando i residenti dalle strade americane e, senza un regolare processo legale, li stanno deportando in centri di detenzione e prigioni all’estero”. Springsteen ha anche criticato i legislatori statunitensi per non aver protetto il popolo americano da quelli che ha definito “un presidente inadatto e un governo canaglia” e per non aver “alcuna preoccupazione o idea di cosa significhi essere profondamente americani”.
“L’America di cui vi ho cantato per 50 anni è reale e, nonostante i suoi difetti, è un grande paese con un grande popolo, quindi sopravvivrà a questo momento”, ha concluso.
Le parole del Boss arrivano solo pochi giorni dopo quelle di Robert De Niro, che a Cannes, in occasione del festival del cinema, aveva affermato: “Nel mio Paese stiamo lottando con tutte le nostre forze per la democrazia che un tempo davamo per scontata. Questo riguarda tutti noi qui, perché l’arte è democratica, l’arte è inclusiva e unisce le persone. L’arte cerca la verità. Ecco perché rappresentiamo una minaccia per gli autocrati e i fascisti”.