Secondo una recente review pubblicata su Nature Reviews Earth and Environment, la crosta terrestre ha generato abbastanza idrogeno negli ultimi miliardi di anni da soddisfare il fabbisogno energetico attuale per circa 170.000 anni. Ricercatori dell’Università di Oxford, insieme ad altri centri internazionali, hanno identificato le condizioni geologiche ideali per la formazione e la conservazione dell’idrogeno sotterraneo. Questa scoperta apre la strada a una nuova fase esplorativa, con potenziali implicazioni rivoluzionarie: almeno 30 Stati americani, a partire dal Kansas, potrebbero ospitare giacimenti di idrogeno naturale, una risorsa energetica pulita e strategica per ridurre le emissioni globali.
Attualmente l’idrogeno disponibile sul mercato è perlopiù artificiale creato dall’uomo a partire da acqua o gas, con processi che possono essere più o meno inquinanti. Il più sostenibile è l’idrogeno verde, ottenuto con energia rinnovabile. L’idrogeno naturale è preferibile a quello verde perché, essendo già presente in natura non richiede energia per essere prodotto, quindi ha impatto ambientale quasi nullo.
Fino ad oggi, i geologi avevano solo una comprensione limitata dei meccanismi alla base della formazione e dell’accumulo di idrogeno. Il nuovo studio fornisce un elenco dettagliato delle condizioni geologiche che favoriscono questi processi, rendendo più efficace la ricerca di potenziali giacimenti.
“La sfida ora è capire dove l’idrogeno è stato prodotto, dove si è accumulato e se è rimasto conservato nel tempo,” ha spiegato Chris Ballentine, professore di geochimica all’Università di Oxford e autore principale dello studio, in un’intervista a Live Science.
Esistono almeno una dozzina di processi naturali in grado di generare idrogeno. Il più semplice consiste nella reazione chimica che separa l’acqua in idrogeno e ossigeno. Qualsiasi tipo di roccia che favorisca uno di questi processi può quindi rappresentare una potenziale fonte, spiegano gli esperti.
Resta però un’incognita importante: non è ancora chiaro quanto di questo idrogeno sia realmente accessibile e possa essere estratto in modo economicamente sostenibile.