Revoca delle sanzioni alla Siria, in cambio di…
Impegnato nel suo viaggio fra le ricche monarchie del Golfo, Donald Trump ha annunciato l’intenzione di revocare le sanzioni alla Siria dopo aver tenuto colloqui con Mohammed bin Salman dell’Arabia Saudita e Recep Tayyip Erdogan della Turchia. Si tratta, ha detto, di “dare loro una possibilità di grandezza”. La Casa Bianca ha anche confermato che Trump incontrerà il nuovo leader siriano, Ahmed al-Sharaa, ex comandante ribelle le cui forze hanno contribuito a rovesciare Bashar al-Assad nel 2024. Si tratterebbe del primo incontro faccia a faccia tra un presidente statunitense e un leader siriano dal 2000, quando Bill Clinton incontrò il defunto Hafez al-Assad a Ginevra. Secondo fonti citate da Reuters, la proposta di Sharaa a Trump per ottenere l’alleggerimento delle sanzioni include l’accesso al petrolio siriano, contratti per la ricostruzione del paese e… la possibilità di erigere una Trump Tower a Damasco.
Altri 450 milioni di tagli contro l’Università di Harvard
Trump usa l’IRS come faceva Nixon
Secondo un’inchiesta della testata NPR, l’Amministrazione Trump sta esercitando forti pressioni sull’IRS, l’agenzia fiscale americana, in modi e con scopi che ricordano le interferenze dell’era Nixon. Trump ha licenziato quattro commissari in meno di quattro mesi, minacciato di revocare l’esenzione fiscale ad Harvard e altre università, e spinto l’agenzia a condividere dati fiscali con l’immigrazione. Esperti e senatori temono un ritorno delle “liste di nemici”, già vietate per legge dopo la presidenza di Nixon e lp scandalo Watergate. Intanto, l’Amministrazione ha tagliato migliaia di posti all’IRS, tra cui un terzo degli ispettori, rendendo più difficile colpire i grandi evasori.
I ricchi affari dei figli di Trump
A soli sei giorni dalla vittoria del padre, Donald Trump Jr. è diventato partner di una piccola società di venture capital, 1789 Capital, con sede vicino a Mar-a-Lago. Da quel momento, la società ha ricevuto accesso privilegiato a investimenti esclusivi, tra cui SpaceX e xAI di Elon Musk, oltre a startup in corsa per contratti con il Pentagono. Quasi da un giorno all’altro, una società semi-sconosciuta è diventata beneficiaria del “deep state” federale, quello che Trump padre ha sempre definito “la palude”. La testata Business Insider dice che la seconda presidenza Trump sia una macchina per l’arricchimento familiare. Watchdog indipendenti e media come ProPublica, The New York Times e The Wall Street Journal hanno documentato decine di conflitti di interesse, arricchimenti sospetti e auto-favoritismi. Da Trump stesso, ai figli Eric, Don Jr e Ivanka, al genero Jared Kushner e la nuora Lara, tutti stanno mungendo apertamente la mucca presidenziale.
Revocato lo status protetto a oltre 9.000 afghani
La segretaria alla Sicurezza interna Kristi Noem ha annunciato la fine del programma di protezione temporanea (TPS) per i cittadini afghani, che scadrà il 20 maggio e sarà ufficialmente revocato il 12 luglio. Secondo Noem, le condizioni in Afghanistan “non giustificano più” lo status speciale, introdotto dall’ex presidete Biden dopo il caotico ritiro delle forze Usa dal Paese e la presa del potere dei talebani. La decisione riguarda oltre 9.000 persone, molte delle quali portate negli States proprio perché avevano collaborato con gli Usa nel paese. Dure critiche da ONG e attivisti, che parlano di “tradimento” verso persone che rischiano persecuzioni.
Accusata di proteggere un migrante, incriminata la giudice Dugan
Una giuria federale ha incriminato la giudice della contea di Milwaukee Hannah Dugan, arrestata ad aprile dall’FBI con l’accusa di aver ostacolato un’agenzia federale e nascosto una persona per impedirne l’arresto da parte delle autorità migratorie. Dugan, già sospesa dalla Corte Suprema del Wisconsin, rischia fino a sei anni di carcere e 350.000 dollari di multa.