Secondo un reportage della NPR, Donald Trump e la sua amministrazione starebbero esercitando forti pressioni sull’IRS, l’agenzia fiscale statunitense, per colpire i propri nemici. Per la testata, inoltre, il modo in cui il leader americano si starebbe servendo dell’agenzia ricorda quello messo in atto da un altro presidente del passato, Richard Nixon, noto soprattutto per lo scandalo Watergate.
“Dall’utilizzo dei dati fiscali per rintracciare gli immigrati senza status legale alla minaccia all’esenzione fiscale dell’Università di Harvard, il presidente Trump ha cercato di usare l’IRS per i propri scopi politici, in modi che potrebbero sembrare senza precedenti”, ha affermato Scott Horsley di NPR, “Ma non è così. L’ex presidente Richard Nixon ha gettato le basi più di quarant’anni fa, quando ha cercato di usare l’agenzia per punire i suoi nemici e aiutare i suoi amici”.
Horsley ha poi elencato altri paralleli tra i due leader repubblicani, spiegando: “Nixon era arrabbiato con le università per non aver represso i manifestanti della guerra del Vietnam; Trump si è lamentato in modo simile del fatto che Harvard e altre università dell’Ivy League non abbiano fatto di più per mettere a tacere le proteste contro la guerra a Gaza”. Secondo il giornalista, dunque, il leader MAGA starebbe semplicemente prendendo spunto dal “copione” del suo predecessore, “nonostante le leggi emanate dopo il Watergate per impedire questo tipo di ingerenza da parte della Casa Bianca”.

“Una delle cose che Nixon prese in considerazione fu quella di minacciare le esenzioni fiscali delle università”, ha ribadito ai microfoni di NPR Joseph Thorndike, direttore del Tax History Project, “E questo suona alquanto familiare se leggete i giornali in questi giorni… Nixon si impegnò molto per controllare l’IRS. Il Congresso lo vide certamente come un pericolo. Se il presidente sta compilando liste di nemici e le invia all’IRS, dicendo in sostanza: ‘Voglio che controlliate tutte queste persone che non mi piacciono’, è preoccupante”.
Horsley ha inoltre notato come le registrazioni presso lo Studio Ovale del 1971 rivelino che Nixon cercò di insediare presso l’agenzia fiscale un suo uomo di fiducia, scelto personalmente per assolvere i suoi compiti politici. “Voglio essere sicuro che sia un figlio di pu**ana spietato, che farà quello che gli viene detto”, disse il leader repubblicano al tempo.
Tornando al presente, da quando è stato rieletto Trump ha già licenziato quattro commissari dell’agenzia in meno di 4 mesi, ed ha tagliato migliaia di posti di lavoro, tra cui quasi un terzo dei revisori dei conti, rendendo più difficile per l’IRS colpire i grandi esattori.