L’Associazione dei giornalisti accreditati alla Casa Bianca ha espresso il suo malumore e le sue preoccupazioni dopo che il presidente Trump, in occasione del suo viaggio in Medio Oriente, ha deciso di vietare l’accesso all’Air Force One ad alcune agenzie di stampa, tra cui Associated Press, Bloomberg o Reuters.
“I reportage in questione vengono distribuiti rapidamente a migliaia di testate giornalistiche ed a milioni di lettori in tutto il mondo ogni giorno, in modo che tutti abbiano pari accesso alla copertura mediatica del presidente”, ha comunicato l’Associazione dei corrispondenti della Casa Bianca in una nota, “Questo cambiamento è un danno per ogni americano che merita di sapere cosa sta facendo il suo leader eletto, il più rapidamente possibile”.
Questa dell’ultima settimana, non è certo la prima controversia che vede contrapposta l’amministrazione Trump al pool stampa.
Poco dopo il suo ritorno a Washington DC, il presidente vietò l’accesso allo Studio Ovale ed all’Air Force One ai reporter dell’Associated Press, in quanto l’agenzia si era rifiutata di riferirsi al Golfo del Messico con il nome di “Golfo d’America”, come previsto da un ordine esecutivo firmato dallo stesso leader MAGA.
Al tempo, la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, aveva sostenuto che poter seguire il presidente è un “privilegio” e che l’ufficio stampa aveva il diritto di non consentire l’accesso ai media che non rispettavano la nuova denominazione data dal governo al Golfo.
L’agenzia ha successivamente fatto causa all’amministrazione federale, sostenendo che la disposizione promossa dalla Casa Bianca violasse chiaramente il Primo Emendamento.
L’AP e i gruppi per la libertà di stampa sostengono che l’amministrazione Trump stia cercando di sopprimere la copertura mediatica che non ritiene sufficientemente favorevole, avvertendo al contempo le altre testate sui “rischi” a cui potrebbero andare incontro.
In seguito alla disputa legale con l’agenzia, l’amministrazione ha deciso di controllare in modo diretto la rotazione dei reporter addetti allo Studio Ovale ed all’Air Force One, un compito che fino a pochi mesi fa era stato portato avanti dalla White House Correspondents’ Association.
Dopo la nuova esclusione dei giornalisti, a cui è stato vietato di salire a bordo dell’aereo presidenziale in occasione del viaggio del leader statunitense in Medio Oriente, le varie testate naturalmente hanno chiesto subito delucidazioni alla Casa Bianca.
Tuttavia, né Leavitt, né alcun funzionario di Washington DC, hanno rilasciato un commento sulla vicenda.