Compra $TRUMP, vinci una cena col presidente
Lunedì, i primi 220 acquirenti della criptovaluta sponsorizzata da Donald Trump hanno ottenuto l’accesso a una cena esclusiva con l’ex presidente come ricompensa per aver investito nel token. È stato il culmine di settimane di promozione da parte di Trump di questo concorso, che ha suscitato accuse secondo cui starebbe usando la sua posizione per arricchire l’azienda di famiglia ed esporsi all’influenza di interessi stranieri.
La criptovaluta, chiamata $TRUMP, è stata creata a metà gennaio e vanta una capitalizzazione di mercato superiore ai 2 miliardi di dollari dopo mesi di acquisti da parte di investitori attratti dalla forte promozione. Secondo Reuters, una società legata alla famiglia Trump e un’altra azienda detengono la maggioranza dei token. “Congratulazioni, se sei tra i primi 220 nella classifica, verrai contattato entro le prossime 24 ore. Controlla la tua casella di posta (e anche la cartella spam) e attendi una telefonata con l’invito ufficiale e i dettagli per la Cena con il Presidente,” ha annunciato il sito ufficiale del $TRUMP lunedì a mezzogiorno. “Il presidente Trump vi vedrà il 22 maggio alla Cena di Gala a Washington D.C.”
Licenziata per aver criticato l’AI?
Trump esclude le agenzie stampa da Air Force One: protestano i corrispondenti.
L’associazione dei giornalisti accreditati alla Casa Bianca ha espresso preoccupazione dopo che l’Amministrazione Trump ha escluso tutte le agenzie stampa (AP, Bloomberg, Reuters) dal viaggio presidenziale in Medio Oriente a bordo di Air Force One. Secondo l’associazione, queste testate garantiscono un accesso equo e tempestivo all’informazione per milioni di lettori in tutto il mondo. “È un danno per ogni americano che ha il diritto di sapere cosa fa il proprio presidente”, si legge nella nota. Lo scontro segue una battaglia legale con l’AP, esclusa dagli eventi stampa minori dopo aver rifiutato di usare l’espressione “Golfo d’America” al posto di “Golfo del Messico”, come ordinato da Trump. Una nuova policy ha poi declassato le agenzie a semplici turnisti insieme ai giornali, limitandone l’accesso anche agli eventi nello Studio Ovale. Nessun commento dalla portavoce Karoline Leavitt.
Arresti indiscriminati
Quella che doveva essere una routine si è trasformata in un incubo. Due giovani fratelli salvadoregni, senza precedenti penali e con una lunga storia di collaborazione con le autorità migratorie, sono stati arrestati durante un normale check-in all’ICE a Manhattan, sotto gli occhi della madre e del fratellino disabile. Nessun crimine, nessun avvertimento: solo un ufficiale che ha detto, freddamente, “non torneranno indietro”. I fratelli stavano seguendo un percorso legale per ottenere la green card come minori abbandonati, e un tribunale aveva appena riconosciuto ufficialmente che non era nel loro interesse tornare in El Salvador. Il loro caso, purtroppo, non è isolato. L’amministrazione Trump, in difficoltà nel mantenere la promessa di deportazioni di massa, sta ricorrendo sempre più a fermi arbitrari, colpendo anche chi si presenta spontaneamente agli appuntamenti. Gli avvocati segnalano un aumento di arresti tra persone senza alcun precedente penale, spesso in attesa di regolarizzazione.
Accolti i sudafricani, ma solo quelli bianchi: la Chiesa Episcopale protesta
Dopo quasi quarant’anni di collaborazione, la Chiesa Episcopale degli Stati Uniti ha annunciato l’interruzione del suo storico programma di reinsediamento dei rifugiati in partnership con il governo federale. Alla base della decisione, una presa di posizione netta contro l’ordine dell’Amministrazione Trump di accogliere e reinsediare negli Usa esclusivamente Afrikaner bianchi dal Sudafrica, dichiarati rifugiati per presunte persecuzioni razziali. Trump ha giustificato la scelta parlando di discriminazione, espropri e violenze contro la minoranza bianca in Sudafrica. Ma la tesi è stata smentita con forza dalle autorità sudafricane e da molti leader religiosi locali, inclusi sacerdoti anglicani, che in una lettera congiunta hanno definito quelle accuse “prive di fondamento” e politicamente motivate. La Chiesa Episcopale, di fronte a un’accoglienza selettiva e politicizzata, ha protestato “Non possiamo essere complici” e ha scelto di chiudere i propri programmi di reinsediamento finanziati dal governo entro settembre. Continuerà però a sostenere i rifugiati con fondi e iniziative proprie.
Una nuotata fra i batteri
Il segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha pubblicato foto di sé e dei suoi nipotini mentre nuotano in Rock Creek, un torrente di Washington noto per essere contaminato da scarichi fognari e batteri pericolosi come l’E. coli. La balneazione in tutti i corsi d’acqua della capitale è vietata da oltre 50 anni, ma Kennedy ha scelto di immergersi comunque durante una gita con la famiglia, ignorando gli avvisi delle autorità sanitarie. Nessun commento dal suo staff. Il gesto si inserisce nella lunga serie di episodi eccentrici legati al suo stile da “uomo selvatico”.
Non erano “essenziali per la sicurezza” degli aerei
Secondo quanto riferisce l’Associated Press, l’Amministrazione Trump ha dichiarato che nessuno dei 400 dipendenti della Federal Aviation Administration licenziati in questa ultima settimana nell’ambito della riduzione del personale federale aveva un ruolo “critico per la sicurezza”. Tuttavia, si scopre che alcuni dei posti eliminati erano direttamente coinvolti nel supporto alle ispezioni di sicurezza e alle operazioni aeroportuali. E questo avviene mentre la combinazione di infrastrutture obsolete e la carenza di personale solleva interrogativi sulla sicurezza, sull’onda degli incidenti all’aeroporto di Newark dove il sistema radar e le comunicazioni dell’aeroporto hanno subito diverse interruzioni.