Oggi, nel tribunale federale di New York, Cassie Ventura ha reso una testimonianza che ha scosso l’aula e l’opinione pubblica. L’ex compagna del magnate dell’hip-hop Sean “Diddy” Combs ha raccontato, con voce rotta dall’emozione, undici anni di relazione segnata da violenze fisiche, abusi sessuali e un controllo totale sulla sua vita personale e professionale.
Ventura ha descritto episodi di coercizione in cui veniva costretta a partecipare a incontri sessuali con escort maschili, noti come “freak-offs”, spesso sotto l’effetto di droghe fornite dallo stesso impresario musicale. Ha parlato di percosse, minacce e di come Combs utilizzasse video compromettenti per esercitare potere su di lei. Un video del 2016, recentemente emerso, mostra il rapper aggredire fisicamente la compositrice in un hotel di Los Angeles, corroborando le sue accuse.

La cantante ha anche rivelato come il fondatore della Bad Boy Records sorvegliasse ogni ambito della sua sfera personale: dalla carriera musicale, con un contratto discografico che prometteva dieci album, anche se ne vide solo uno pubblicato, fino al modo di vestire e alle sue interazioni quotidiane. Ha raccontato di come venisse isolata e sorvegliata, con assistenti o guardie del corpo inviati se non rispondeva prontamente ai messaggi inviati dal fidanzato.
Il processo, iniziato il 12 maggio, vede Combs accusato di traffico sessuale, cospirazione e favoreggiamento della prostituzione. Se condannato, rischia l’ergastolo. La testimonianza di Ventura è considerata cruciale dall’accusa, che sostiene che il magnate abbia utilizzato la sua influenza per creare un ambiente repressivo e violento.
La presenza in aula del marito di Ventura, Alex Fine, ha sottolineato il sostegno all’artista, che ora aspetta il loro terzo figlio. La deposizione ha aperto la strada ad altre accuse contro Combs, con diverse donne che hanno deciso di farsi avanti.
Il processo proseguirà nelle prossime settimane, con l’attenzione pubblica focalizzata sulle rivelazioni che potrebbero emergere e sulle implicazioni per uno degli uomini più potenti dell’industria musicale.