Biciclette, vestiti, oggetti d’antiquariato e anche animali: di tutto è stato regalato nella storia degli Stati Uniti ai presidenti, inclusa la scrivania dello Studio Ovale in uso da Trump: il “Resolute Dek” fu donato dalla regina Vittoria nel 1880 al presidente Rutherford B Hayes, ed è fatto col legno di quercia della HMS Resolute della marina britannica. Il Qatar però fa un passo in più e a Donald Trump regala un aereo, un Boeing 747 che dovrebbe andare a sostituire l’Air Force One, l’aereo presidenziale che ha quarant’anni.
La notizia, che solleva molte polemiche sul rischio di influenza da parte di uno Stato estero nella politica Usa, pare confermata da più parti: il Qatar ha comunicato che ci sono stati colloqui con Washington sul “possibile trasferimento”, senza però parlare di regalo. Invece, domenica sera su Truth, Trump ha scritto “Il fatto che il Dipartimento della Difesa riceva un REGALO, GRATUITO, di un aereo 747 per sostituire temporaneamente il vecchio Air Force One, in una transazione molto pubblica e trasparente, dà così fastidio ai Democratici Corrotti che insistono affinché lo paghiamo a CARO PREZZO,” ha scritto.
Pubblica e trasparente: che bisogno c’è di pagare? Secondo ABC il jet jumbo dei reali qatarioti vale circa 400 milioni di dollari, ha 13 anni ed è un “palazzo volante”. Trump lo userebbe fino alla fine del suo secondo mandato, poi l’apparecchio sarebbe trasferito alla fondazione della sua biblioteca presidenziale. Lo avrebbe visitato in febbraio, quando il velicolo era parcheggiato all’aeroporto internazionale di Palm Beach in Florida.
Il regalo potrebbe essere annunciato nel corso del tour che Trump intraprende oggi il Medio Oriente fra Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar. Il jet dovrebbe poi essere trasferito all’aeronautica statunitense per le modifiche necessarie per adattarlo alla nuova funzione, e i costi del trasferimento e dell’adattamento sarebbero a carico dei contribuenti Usa.
Sempre secondo le fonti di ABC, la ministra della Giustizia di Trump, Pam Bondi, e il suo principale avvocato della Casa Bianca, David Warrington, avrebbero già concluso che è “legalmente ammissibile” che Trump accetti il dono e lo trasferisca successivamente alla sua fondazione; questo perché non è condizionato a nessun atto ufficiale e quindi non crea conflitti d’interessi. Gli avvocati della Casa Bianca hanno redatto un rapporto per il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, in cui ribadiscono che nulla in questo dono viola le leggi federali che vietano ai funzionari statunitensi di accettare regali da stati esteri. L’aereo sfuggirebbe alla definizione perché sarebbe regalato all’aeronautica e successivamente alla fondazione, non a Trump personalmente.
Piovono le critiche. “Niente dice ‘America First’ come un Air Force One offerto dal Qatar,” ha detto il senatore democratico Chuck Schumer. “Non è solo corruzione – è influenza straniera di prima classe con tanto spazio per le gambe.”
Su X, il deputato democratico del Maryland Jamie Raskin ha scritto: “Trump deve ottenere il consenso del Congresso per accettare questi 300 milioni dal Qatar. La Costituzione è chiarissima: nessun dono di alcun tipo da uno stato straniero senza il permesso del Congresso. Un regalo che usi per quattro anni e poi lasci alla biblioteca è sempre un regalo”.
Il sondaggista democratico Matt McDermott fa eco alle stesse preoccupazioni: “Letteralmente senza parole… Un regime straniero che regala un jet a un ex presidente. È corruzione alla luce del sole.” McDermott sottolinea che la Trump Organization, gestita dai figli del presidente, ha annunciato pochi giorni fa un nuovo campo da golf da 5,5 miliardi di dollari in Qatar. “Oggi il Qatar ‘regala’ a Trump un jet di lusso. Sicuramente solo una coincidenza”.