Nelle ultime settimane, guasti tecnici alle apparecchiature della Federal Aviation Administration (FAA) e una significativa carenza di personale tra i controllori del traffico aereo hanno causato centinaia di ritardi e cancellazioni all’aeroporto internazionale di Newark-Liberty.
Per far fronte alla situazione, il Segretario ai Trasporti Sean Duffy ha annunciato un ambizioso piano di modernizzazione del sistema nazionale di controllo del traffico aereo. Sebbene al momento non sia stato ancora fornito un preventivo ufficiale, i funzionari del settore stimano che saranno necessari circa 31 miliardi di dollari per aggiornare le infrastrutture e assumere personale qualificato.
“Quello che sta accadendo a Newark rischia di ripetersi in altri aeroporti del Paese”, ha dichiarato Duffy domenica scorsa durante il programma Meet the Press della NBC. “È una situazione che va risolta con urgenza”.
Le difficoltà operative hanno riacceso il dibattito sull’obsolescenza tecnologica del sistema di gestione del traffico aereo statunitense, da tempo sotto pressione per via di risorse limitate e carenze strutturali.
A peggiorare ulteriormente la situazione a Newark contribuiscono anche i lavori di manutenzione sulla pista, che stanno limitando la capacità operativa dello scalo proprio mentre ci si prepara all’intensa stagione estiva, tradizionalmente caratterizzata da un aumento dei voli e del traffico aereo.
Nel frattempo, il CEO di United Airlines, Scott Kirby, la compagnia che detiene oltre il 67% delle operazioni presso lo scalo, ha annunciato una riduzione volontaria del proprio programma, tagliando 35 voli. Kirby ha sottolineato che saranno probabilmente necessari ulteriori tagli per garantire la fluidità delle operazioni. “In caso di maltempo, problemi tecnici o carenze di personale, le piste, le vie di rullaggio e lo spazio aereo si congestionano rapidamente, causando veri e propri ingorghi”, ha spiegato il dirigente.
Al momento non ci sono indicazioni ufficiali di dirottamenti verso altri aeroporti. Tuttavia, è plausibile che alcuni voli possano essere riprogrammati su altri scali vicini, come l’Aeroporto Internazionale John F. Kennedy (JFK) o l’Aeroporto di LaGuardia (LGA), per alleviare la congestione a Newark. Le compagnie aeree potrebbero anche rivedere le loro rotte e orari per adattarsi alla situazione, ma al momento non sono stati annunciati dirottamenti ufficiali.