La sonda sovietica Kosmos 482 è rientrata nell’atmosfera terrestre il 10 maggio 2025, dopo oltre 53 anni in orbita. Lanciata nel 1972 come parte del programma Venera, destinato all’esplorazione di Venere, non raggiunse mai il suo obiettivo a causa di un malfunzionamento del razzo di propulsione, che ne impedì l’uscita dall’orbita terrestre.
Il veicolo, progettato per sopravvivere alle condizioni estreme del pianeta Venere, ha completato un rientro incontrollato nell’atmosfera, suscitando preoccupazioni riguardo alla possibile sopravvivenza di frammenti metallici, in particolare del modulo di discesa in titanio, che pesa quasi 500 kg.
Le informazioni sul punto di impatto restano contrastanti: secondo l’agenzia spaziale russa Roscosmos, la sonda sarebbe precipitata nell’Oceano Indiano, a ovest di Giacarta. Tuttavia, esperti europei, tra cui quelli dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ritengono che il rientro sia avvenuto poco dopo il passaggio sopra la Germania, senza fornire un orario preciso. La Space Force statunitense ha indicato una finestra temporale tra le 7:20 e le 7:44 italiane nell’Oceano Pacifico. Nonostante le diverse stime, nessuno ha ancora confermato la posizione esatta del punto di impatto o il ritrovamento di eventuali frammenti. Non risultano danni o feriti segnalati.
Gli esperti sottolineano che il rischio per persone e infrastrutture era estremamente basso, poiché gran parte della superficie terrestre è coperta da oceani. Le autorità spaziali continuano a monitorare l’area e a raccogliere dati per determinare con maggiore esattezza il punto di impatto ed eventuali detriti sopravvissuti.