Un’affascinante dirigente di hedge fund con base a Miami è stata respinta dagli Stati Uniti dopo essere stata trattenuta per 26 ore all’aeroporto di Los Angeles. Jasmina Midzic, amministratrice delegata di Typhon Capital Management, è stata fermata a causa di presunte violazioni del suo visto.
Secondo le autorità, la donna, cittadina croata, avrebbe lavorato illegalmente negli Usa con un permesso turistico, utilizzando l’autorizzazione per esercitare attività professionali legate alla finanza, tra cui la raccolta di capitali. La vicenda si inserisce in una serie di arresti e deportazioni, con i funzionari che sembrano concentrarsi sempre più sulle pratiche di immigrazione legate alle professioni internazionali e agli affari.
La 36enne, è stata intercettata nei giorni scorsi mentre si stava recando alla Milken Institute Global Conference, evento annuale di alto profilo presenziato da figure come Elon Musk e Jill Biden, nella “città degli angeli”.
Secondo quanto riportato dal quotidiano statunitense New York Post, la donna, che era arrivata da Londra, è stata ricollocata su un volo per il Regno Unito dopo che le autorità le hanno negato l’ingresso sul suolo a “stelle e strisce”.
Midzic che ha respinto le accuse, ritiene che il fermo possa essere stato condizionato dalla sua origine europea oltre al disinteresse ad acquisire la cittadinanza americana.
Pure il suo datore di lavoro, James Koutoulas, fondatore delle società di investimento: Typhon e JurisTrade, ha respinto gli addebiti. Ha dichiarato che la collaboratrice non avrebbe commesso alcun reato, e ha avvisato che, in caso di tentativi diffamatori nei suoi confronti, non esiterà a intraprendere azioni legali.
Typhon Capital, che gestisce circa 250 milioni di dollari in asset, ha attirato l’attenzione dei federali anche per il profilo jet-set della sua CEO. Le pagine social della giovane sono infatti costellate da immagini che la ritraggono in vacanza, sulle piste da sci nelle Alpi francesi e a feste esclusive in spiaggia.
La vicenda di Midzic non è un caso isolato, ma fa parte di una più ampia strategia dell’amministrazione Trump contro coloro che vengono accusati di violazioni delle normative sull’immigrazione, specialmente nei settori finanziari e professionali. Recentemente, anche altri cittadini stranieri sono stati arrestati e deportati per motivi simili. Becky Burke, una donna britannica, è stata trattenuta per 19 giorni a causa di un “disguido dei visti” al confine tra Stati Uniti e Canada.
Le nuove politiche promosse dai repubblicani continuano ad alimentare l’allarme tra gli attivisti per i diritti umani, preoccupati per il progressivo deterioramento delle libertà civili.