Un grammo d’oro per saldare una tassa scolastica. In Missouri, potrebbe presto diventare realtà. Il Congresso statale ha infatti approvato un disegno di legge che apre alla possibilità di usare oro e argento, in formato elettronico, per pagamenti verso enti pubblici. Il provvedimento, ora sul tavolo del governatore repubblicano Mike Kehoe, renderebbe il Paese uno dei pochi stati americani a riconoscere ufficialmente i metalli preziosi come moneta legale, seppure in una forma moderna e digitale.
Il testo, frutto di un compromesso tra diversi componenti della maggioranza, prevede che agenzie e dipartimenti statali siano obbligati ad accettare questa inconsueta forma di pagamento per imposte e debiti. Niente obblighi, invece, per le imprese private, che potranno decidere liberamente se accettare o meno questi nuovi strumenti.
Secondo i promotori, l’obiettivo è restituire autonomia economica ai cittadini, offrendo un’alternativa al dollaro tradizionale, sempre più sotto accusa per l’inflazione e politiche monetarie espansive. Il deputato Bill Hardwick, sponsor del provvedimento, ha affermato che il vero scopo è quello di rafforzare la libertà economica e politica della popolazione, lasciando intendere che si tratta di una risposta concreta alle dinamiche economiche imposte da Washington.
Non mancano, tuttavia, dubbi e critiche. Diversi esponenti democratici si sono mostrati scettici sia sulla fattibilità tecnica sia sull’utilità concreta della misura. Il deputato Kemp Strickler ha sottolineato di non apprezzare la parte relativa all’uso di oro e argento, pur decidendo di non opporsi apertamente, limitandosi a un voto di astensione. Ha fatto notare come l’implementazione potrebbe rivelarsi problematica, specie per le aziende più piccole.
Anche il senatore democratico John Rizzo, in passato, aveva sollevato perplessità sulla logistica di transazioni quotidiane con metalli preziosi, ironizzando sul concetto di ricevere “il resto in oro” per una bibita.
L’iter legislativo non è stato privo di ostacoli. Versioni precedenti della legge erano state respinte dalla Camera di Commercio, che si opponeva all’idea di imporre l’obbligo di accettazione alle aziende. La versione attuale, che lascia la scelta ai privati, non esprimere alcuna posizione ufficiale.
La normativa, che potrebbe entrare in vigore già ad agosto se firmata dal governatore Kehoe, affida al Dipartimento delle Entrate il compito di definire le modalità pratiche. Tra le opzioni sul tavolo, si parla di app, carte prepagate e sistemi digitali ancorati a riserve fisiche di oro o argento conservate in caveau. Secondo Hardwick, i meccanismi di regolazione del mercato risolveranno gradualmente le complessità iniziali, lasciando spazio a un sistema più flessibile e pluralista.
Non è la prima volta che simili proposte compaiono in Missouri, spinte da gruppi conservatori come il Freedom Caucus o la Missouri Freedom Initiative. L’ispirazione arriva però dallo Utah, che nel 2011 fu il primo stato a legalizzare l’uso dei metalli preziosi come valuta alternativa.