LA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO: POSSIBILE IL 18 MAGGIO – Quella che si chiama Messa “di inizio del pontificato” (o anche storicamente detta di “intronizzazione”, nella quale fino a Paolo VI si svolgeva anche l’incoronazione con la tiara), è la liturgia con la quale il Pontefice eletto inizia ufficialmente il suo ministero: ha più che altro un significato simbolico, perchè tecnicamente il Papa entra in carica a tutti gli effetti dal momento dell’accettazione dell’elezione. La Messa si celebra normalmente in Piazza San Pietro e sono invitati a parteciparvi autorità religiose, politiche e civili da tutto il mondo. Durante la liturgia prestano “obbedienza” al Papa tutti i Cardinali presenti. Dati i tempi per l’organizzazione, si prevede che la messa possa svolgersi domenica 18 maggio.
IL PALLIO E L’ANELLO DEL PESCATORE – Durante la Messa di inizio del pontificato viene rimarcata la valenza specifica delle abituali insegne episcopali: il pallio e l’anello del pescatore. Il pallio viene imposto sulle spalle al neoeletto Pontefice dal cardinale protodiacono: è un paramento liturgico intessuto della lana di agnelli e di pecore e reca impresse in rosso cinque croci. Richiama la figura del “buon Pastore”, immagine di Gesù, che pone sulle proprie spalle la pecorella smarrita, e anche la triplice risposta amorosa alla richiesta fatta da Gesù risorto a Pietro di pascere i suoi agnelli e le sue pecorelle. L’anello del pescatore viene invece imposto al neoeletto Pontefice dal cardinale decano. Sin dal primo millennio l’anello è insegna propria del Vescovo: quello consegnato al nuovo Papa, con l’immagine-sigillo di San Pietro (il pescatore) e la barca con la rete, ha il significato particolare dell’anello-sigillo che autentica la fede e significa il compito affidato a Pietro di confermare i suoi fratelli.
LA VISITA ALLE TOMBE DI SAN PIETRO E DI PAPA FRANCESCO – Tradizionalmente nella prima solenne messa papale (o quando possibile) il Pontefice, prima di avviarsi verso piazza San Pietro, sosta nella Basilica Vaticana intorno alla Confessione (lo spazio sacro che si apre davanti l’altare maggiore della basilica) di San Pietro e quindi scende al Sepolcro del Santo per sostarvi in preghiera. A inizio pontificato il nuovo Papa, come solevano fare i predecessori (ovviamente non Bergoglio, data la rinuncia e non la morte di Papa Ratzinger), probabilmente omaggerà anche la tomba di Papa Francesco a Santa Maria Maggiore.
LA “CATTEDRA” A SAN GIOVANNI IN LATERANO – Il nuovo Pontefice, dopo la solenne cerimonia di inaugurazione del pontificato, “entro un tempo conveniente” prende possesso della Patriarcale Arcibasilica Lateranense di Roma, che tradizionalmente reca anche il titolo di Madre di tutte le Chiese della Città e del Mondo, insediandosi nella sua “Cathedra”. La Cattedra, nelle chiese cristiane, è il seggio dal quale il vescovo presiede le celebrazioni liturgiche: il Papa eletto, in quanto vescovo di Roma, dovrà quindi prenderne possesso. Il rituale dell’elezione si concluderà proprio con l’insediamento a San Giovanni: il pontefice si recherà in basilica muovendosi da San Pietro, attorniato da tutto il clero di Roma che prega per lui. Tra gli atti del nuovo Vescovo di Roma sono previste poi le visite alle due basiliche papali di San Paolo fuori le Mura e di Santa Maria Maggiore, da effettuare “anche a distanza di tempo dalla elezione” e nella forma che il Papa “giudicherà più adatta”.
EVENTI DEDICATI AI FEDELI: ANGELUS, UDIENZE GENERALI E GIUBILEO – E’ attesa per domenica prossima, 11 maggio, la prima preghiera dell’Angelus in Piazza San Pietro tenuta dal Papa, mentre la prima Udienza generale (in attesa di conferme ufficiali) con i fedeli potrebbe tenersi mercoledì 21 maggio. Il Papa, come faceva Francesco, ricomincerà anche a partecipare ai grandi eventi per il Giubileo 2025: il primo appuntamento “utile” è il Giubileo delle Famiglie, dei Bambini, dei Nonni e degli Anziani, in programma in Piazza San Pietro dal 30 maggio all’1 giugno.