“La pace sia con tutti voi”: così il nuovo Papa, Robert Francis Prevost, ha salutato la folla in piazza San Pietro. Sono state le sue prime parole. 69 anni, agostiniano di Chicago, è il primo pontefice dagli Stati Uniti.
“Fratelli e sorelle carissimi – ha detto – questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il Buon Pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anche io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra”.
La fumata bianca dal comignolo della Sistina è apparsa quando erano quasi le 18 ora italiana di giovedì: nemmeno 24 ore e 4 votazioni per scegliere il successore di papa Francesco; il Conclave dei cardinali era riunito nella Cappella Sistina in Vaticano dal pomeriggio di mercoledì 7 maggio.
Alla vista del fumo bianco, le campane hanno subito iniziato a suonare a festa e piazza San Pietro è esplosa in applausi e canti. Poi un’ora di attesa fino all’arrivo sul balcone, la Loggia delle Benedizioni, dell cardinale protodiacono, il francese Dominique Mamberti, che ha pronunciato la solenne formula dell'”habemus Papam”. La piazza è di nuovo esplosa in un giubilo di festa; si calcola che circa quarantamila persone siano affluite in San Pietro, fra fedeli, pellegrini, romani curiosi.
Il nuovo Romano Pontefice è il numero 267. Leone XIV ha tenuto un lungo discorso alla folla dal balcone, di cui un pezzo anche in spagnolo rivolto alla sua diocesi peruviana. “Dio ci ama tutti, incondizionatamente. Ancora conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco. Papa Francesco che benediva Roma, dava la sua benedizione al mondo quella mattina del giorno di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione: Dio ci vuole bene, Dio ci ama tutti e il male non prevarrà. Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti”.
“Siamo discepoli di Cristo, Cristo ci precede, il mondo ha bisogno della sua luce, l’umanità necessita di lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi e gli uni gli altri a costruire i ponti con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo, sempre in pace. Grazie a Papa Francesco”, ha aggiunto il Pontefice.
Così si conclude un rapido Conclave che in questo nostro mondo frenetico e dominato da internet ha tenuto a rispettare le sue tradizioni e i suoi ritmi, la sua segretezza e i suoi misteri.
Congratulazioni e rallegramenti stanno piovendo su Leone XIV da tutto il mondo, e in molti sottolineano quella parola, “pace”, che il Pontefice ha ripetuto più volte, accanto all’immagine della costruzione di ponti per una Chiesa unica, e che in una linea ideale si collega alla missione del suo predecessore.