Cinque “eroi venezuelani” sono stati portati “al sicuro negli Stati Uniti”. Lo ha annunciato il segretario di Stato Marco Rubio facendo riferimento ai cinque oppositori venezuelani che il 20 marzo 2024 si erano rifugiati nell’ambasciata argentina di Caracas per evitare di essere arrestati dal governo chavista di Nicolas Maduro e che sono stati liberati in un’operazione congiunta fra Stati Uniti e Italia.
Esulta la leader dell’opposizione Maria Corina Machado: “È stata un’operazione impeccabile ed epica per la libertà di cinque eroi”.
Magalli Meda, Pedro Urruchurtu, Claudia Macero, Humberto Villalobos e Omar González sono sopravvissuti 412 giorni in isolamento nell’ambasciata argentina senza elettricità né acqua. Erano sotto controllo giorno e notte, con cani, droni ed elicotteri.
Secondo fonti giudiziarie, sono stati concessi cinque “salvacondotti” in seguito a mesi di negoziati di alto livello tra il governo chavista, la leader dell’opposizione María Corina Machado, gli Stati Uniti, l’Italia e altri attori internazionali. Uno a uno, separatamente, i cinque uomini hanno lasciato l’ambasciata argentina, che per un breve periodo è stata sotto il controllo del Brasile dopo che il presidente Javier Milei si era rifiutato di riconoscere la vittoria di Maduro alle ultime elezioni.
Inizialmente, erano sei gli oppositori rifugiati nell’ambasciata argentina. Fernando Martínez Mottola si era consegnato alle autorità a dicembre 2024 ottenendo la libertà condizionale. Tuttavia, è morto lo scorso 26 febbraio per via di alcuni problemi di salute.