Un fornitore di energia texano accusa Tesla: si starebbe rifiutando di saldare un debito che supera i 2 milioni di dollari, legato a consegne di carburante effettuate all’impianto di produzione a Austin. La controversia, che risale a quasi tre anni fa, si è trasformata in una causa legale che evidenzia difficoltà interne nella gestione della casa automobilistica, aggravate dalla rotazione del personale e da complicati processi burocratici.
Sun Coast Resources, con sede a Houston e operante in 49 stati americani, ha incolpato il marchio di voler sollevare motivi procedurali infondati per giustificare il mancato saldo delle fatture per i combustibili, nonostante l’azienda abbia sempre fornito la documentazione richiesta, spesso più volte. La denuncia afferma che Tesla avrebbe trovato una serie di scuse, rimandando continuamente il compenso per quanto ricevuto.
Secondo il procedimento giudiziario depositato il 16 aprile presso il tribunale della contea di Harris, la compagnia texana avrebbe dovuto fare i conti con continui cambiamenti nel personale del colosso tecnologico, che avrebbe riassegnato il caso più volte, senza mai risolvere il problema. Nonostante ciò, Sun Coast ha risposto prontamente a tutte le richieste della società e ha fornito le informazioni in ogni formato previsto.
Tesla, dal canto suo, non ha negato di aver ricevuto il carburante, ma ha cercato di giustificare la sua inadempienza con una serie di motivazioni procedurali. In particolare, che i fornitori non avrebbero rispettato i requisiti necessari per la presentazione dei documenti fiscali.
Il foglio di calcolo presentato come prova in tribunale da Sun Coast mostra infatti fatture non pagate che risalgono addirittura a gennaio 2023. La causa fa anche notare che, dopo una serie di incontri con avvocati e rappresentanti, la società di Elon Musk avrebbe promesso di rispondere alle richieste di pagamento, senza però mai effettivamente saldare il debito.
Questa vicenda si inserisce in un periodo già turbolento per l’impresa, che sta affrontando numerose critiche da parte dei consumatori e una crescente pressione a livello politico ed economico. Recentemente, la compagnia ha subito un forte contraccolpo, anche a causa delle dichiarazioni politiche del suo fondatore che hanno suscitato reazioni negative nell’opinione pubblica.
La disputa inoltre, evidenzia il delicato equilibrio tra i fornitori e la casa automobilistica, che, nonostante la sua espansione globale e la crescente produzione di veicoli elettrici e dispositivi a batteria, sembra far fronte a difficoltà logistiche che potrebbero compromettere ulteriormente la sua immagine.