Gli ultimi anni del pontificato di Papa Francesco hanno visto il crescente interesse del mondo della fiction verso il Vaticano: dalle serie televisive di Paolo Sorrentino con Jude Law (The Young Pope 2016 e The New Pope 2020) al magnifico Ralph Fiennes di Conclave (di Edward Berger, 2024). Ora che Bergoglio non c’è più, nientemeno che Martin Scorsese annuncia un documentario che includerà conversazioni tra il Pontefice e il grande regista, compresa quella che sarebbe l’ultima lunga intervista davanti a una telecamera del Pontefice morto a 88 anni il 21 aprile scorso.
Aldeas – A New Story racconterà il lavoro di Scholas Occurrentes, l’organizzazione internazionale senza scopo di lucro fondata proprio dal Papa nel 2013 per promuovere quella che ha definito la “Cultura dell’Incontro” tra i giovani. L’organizzazione si è occupata anche di produrre diversi cortometraggi: il documentario ne segue la realizzazione da parte di giovani provenienti da Indonesia, Gambia e Italia.
La produzione di questi corti avviene sotto l’egida del progetto Aldeas, che Bergoglio aveva definito “estremamente poetico e molto costruttivo, perché va alle radici di ciò che è la vita umana, la socialità umana, i conflitti umani… l’essenza del viaggio della vita”.
Scorsese ha aggiunto: “Ora, più che mai, dobbiamo parlarci, ascoltarci l’un l’altro tra culture diverse. Uno dei modi migliori per farlo è condividere le storie di chi siamo, riflettendo le nostre vite ed esperienze personali. Questo ci aiuta a comprendere e valorizzare come ciascuno di noi vede il mondo. Era importante per Papa Francesco che le persone in tutto il mondo potessero scambiarsi idee con rispetto, mantenendo al contempo la propria identità culturale, e il cinema è il miglior mezzo per farlo”.
Il team creativo comprende i registi Clare Tavernor e Johnny Shipley e la produttrice Amy Foster. I produttori sono Scorsese, Teresa Leveratto, Ezequiel del Corral e Alfonso Gomez-Rejon. Romilda De Luca figura tra i produttori esecutivi.
Scorsese ha incontrato numerose volte Papa Francesco nel corso degli anni, e le loro conversazioni hanno talvolta ispirato il lavoro del regista 82enne de L’ultima tentazione di Cristo e Silence.
Quando Francesco è morto, il regista di origine italiano lo ha ricordato dicendo che era “in ogni senso, un essere umano straordinario. Riconosceva i propri limiti. Irradiava saggezza. Irradiava bontà. Aveva un impegno incrollabile verso il bene. Sapeva, nel profondo della sua anima, che l’ignoranza è una piaga terribile per l’umanità. Per questo non ha mai smesso di imparare. E non ha mai smesso di illuminare. Ha abbracciato, predicato e praticato il perdono. Un perdono universale e costante.”
“Per me, questa perdita è profonda ” ha detto ancora Scorsese: “ho avuto la fortuna di conoscerlo, e mi mancheranno la sua presenza e il suo calore. La perdita per il mondo è immensa. Ma ha lasciato una luce dietro di sé, e quella luce non potrà mai essere spenta.”
Il conclave per eleggere il nuovo papa comincerà in Vaticano il 7 maggio.